Francesco Bellini, lo scienziato imprenditore che ha conquistato il Canada

Se ci si limitasse a scorrere le note biografiche di Francesco Bellini, neo Cavaliere del lavoro che da Ascoli Piceno e’ partito per Montreal a 21 anni per raggiungere i genitori emigrati in Canada, si potrebbe pensare ad un anziano signore che ha fatto fortuna all’estero fondando un piccolo impero nel settore della farmaceutica. Invece dopo aver venduto la sua prima societa’, la Biochem Pharma, nel 2000 per 6 miliardi di dollari (’’volevo ritirarmi’’) dopo tre mesi ne ha fondata un’altra, la Neurochem, specializzata in cure per l’Alzheimer, che adesso vale tra i 500 e i 600 milioni di dollari e di cui e’ presidente e amministratore delegato: ‘’cosi’ sono tornato sul palcoscenico...’’. Il risultato e’ che ora sta al centro della ribalta e con l’entusiasmo che lo caratterizza c’e’ da giurare che ci restera’. 57 anni, sposato con una compagna di scuola nata anche lei in Italia e due figli maschi gia’ adulti (ma uno studia ancora all’universita’), Francesco Bellini, appena nominato da Carlo Azeglio Ciampi Cavaliere del lavoro, onorificenza che gli sara’ consegnata il prossimo ottobre, ha alle spalle una carriera tanto lunga da poter essere gia’ arrivata al culmine. E che gli cuce addosso l’insolita veste di scienziato-imprenditore, detentore di circa 20 brevetti e co-brevetti.
Il suo curriculum e’ significativo della sua voglia di fare: da perito chimico, con maturita’ conseguita nella natia citta’ delle Marche, ottiene nel 1972 una laurea in chimica a Montreal e prosegue con un dottorato di ricerca in chimica organica. Poi trova lavoro come ricercatore in una multinazionale Usa, la Ayrest, ma decide di rimanere a Montreal quando, nel 1982, gli uffici del gigante farmaceutico si trasferiscono a Princetown. Lui, pur avendo la possibilita’ di trasferirsi negli Stati Uniti con un buono stipendio e moglie al seguito, rimane e si mette in proprio: cominciando a lavorare per una fondazione governativa intitolata a Armando Frappier in Quebec e poi costituire un gruppo di lavoro che due anni dopo fonda la Biochem Pharma. Quotata nel 1988 alla borsa di Toronto e di New York, con un successo dovuto in particolare ad un antivirale chiamato Epivir, che anche oggi è il prodotto piu’ utilizzato per combattere l’Aids, la societa’ viene ceduta, appunto, nel 2000. Oggi della Neurochem, Bellini controlla il 33% circa tramite Picchio International, la propria societa’ di portafoglio privato, e Picchio Pharma, di cui la famiglia dell’industriale e’ azionista al 50% con Power Corporation, il piu’ grande gruppo finanziario canadese.Il neo-cavaliere del lavoro,con all’attivo gia’ le massime onorificenze attribuite agli imprenditori in Canada, arrivato per passare l’estate ad Ascoli con la famiglia, non e’ dunque un attempato dottore in chimica, ma un giovanile cinquantasettenne pieno di idee e di voglia di fare.
Tanto da essere sbarcato da poco in Cina con una societa’, Adaltis, di cui possiede circa il 25% e che ha gli stabilimenti a Shangai.’’La ricerca e lo sviluppo sono rimastri a Montreal e a Roma ma produciamo a Shangai e questa societa’ specializzata in diagnostica cresce del 25% ogni trimestre. E io ho da poco comprato un appartamento in quella citta’...’’, dice sorridendo e spiegando come divide il suo tempo tra Montreal (ci trascorre primavera e autunno), Miami e, ovviamente, Ascoli, dove tanto per non smentire il suo attivismo si e’ messo a produrre olio e vino. ‘’Odio gli alberghi’’, spiega e solo per un accenno alle difficolta’ di incrociare gli impegni con gli aerei di linea si capisce che si sposta con un aereo di sua proprieta’. Perche’ Francesco Bellini, doppia nazionalita’ italiana e canadese, che si sente a casa ‘’sia qui che in Canada’’ e’ rimasto una persona alla mano anche se parla da cittadino del mondo: del resto ‘’con i satelliti e la parabola ormai posso stare la’ e seguire con tutti i particolari quello che succede in Italia. E poi in Canada, a differenza degli Stati Uniti, non c’e’ la necessita’ di integrarsi nel ‘melting pot’, da noi le radici e la cultura di ognuno sono rispettate’’.
Lui ce l’ha fatta andando all’estero, ‘’dove chi ha voglia di arrivare con un po’ di fortuna arriva, ma oggi -spiega- anche in Italia ci sono parecchie opportunita’’’. Invece di parlare di ‘fuga di cervelli’ dal nostro paese, ad esempio, critica con garbo la voglia di sicurezza dei giovani connazionali: ‘’Quando ho lasciato la multinazionale per cui lavoravo ho rischiato, ma bisogna farlo e avere fiducia in se stessi. Ci sono tante cose da fare anche qui in Italia, io per esempio ho mille idee ma a volte mi manca la gente con cui realizzarle... Mi sembra che qui i giovani fanno troppo affidamento sui propri genitori’’.Nato nel 1947 ad Ascoli Piceno, Bellini è arrivato in Canada nel 1967. Gli inizi non sono stati facili: ‘’lasci la ragazza, gli amici, arrivi in un posto di cui non conosci la lingua, non ti capiscono, e poi il clima, che in Canada e’ particolarmente freddo. Ci ho messo almeno sei mesi ad ambientarmi, anche perche’ la gente non era diffidente ma nemmeno cosi’ aperta con gli stranieri. Ora e’ diverso, la mentalita’ e’ molto cambiata. E poi il Canada e’ un bellissimo paese. Il risultato e’ che ora la mia famiglia e’ la’ e i miei genitori, che hanno entrambi ottantadue anni, sono tornati ad Ascoli. Ma ci vediamo comunque spesso perche’ l’estate la passiamo insieme’’. Ha molto di cui andare orgoglioso Francesco Bellini ma dimostra anche l’umilta’ di chi crede in un pizzico di fortuna: ‘’La mia ricetta del successo? In tutte le cose della vita, positive o negative, io credo che l’importante e’ essere al posto giusto, nel momento giusto e con l’idea giusta’’.
F: Adkronos

Mostra : La Città Ideale.

La tavola dipinta con la Città ideale nella Galleria Nazionale delle Marche costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano. Non se ne conoscono né la funzione né l’autore, eppure essa appare come un compendio di arte, scienza e speculazione filosofica, uno dei più alti raggiungimenti della civiltà fiorita a Urbino nella seconda metà del Quattrocento, alla corte del Duca Federico da Montefeltro, il più dotto ed illuminato fra i signori del suo tempo.

Nella mostra allestita nel Palazzo Ducale di Urbino a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si può finalmente ammirare la tavola di Urbino insieme ad un’altra “città ideale”, di analoga impostazione, conservata nella Walters Art Gallery di Baltimora (una terza conservata a Berlino non può purtroppo viaggiare per le sue pessime condizioni conservative). Una occasione unica per approfondire la conoscenza di opere così singolari e misteriose, per esplorare il significato dell’idea di città che si riflette in quelle architetture dipinte, per cogliere il senso delle utopie che vi sono rappresentate.

Accanto alle due tavole sono esposti in mostra oltre 50 fra dipinti, sculture, tarsie, disegni, medaglie, codici miniati e trattati di architettura che illustrano a tutto campo la felicissima stagione vissuta dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del Montefeltro, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Sono presenti opere di Jacopo de Barbari, Piero della Francesca, Luca Signorelli, Fra’ Carnevale, Domenico Veneziano, Sassetta, Mantegna, Perugino, Bramante e infine Raffaello, che, formatosi pienamente nella cultura urbinate, diverrà uno dei grandi ‘architetti’ del Cinquecento. Raffaello è presente in mostra con un disegno e con la predella della Pala Oddi eccezionalmente concessa dai Musei Vaticani.

Contenitore e nello stesso tempo elemento costitutivo della mostra è la splendida architettura del Palazzo Ducale di Urbino, nella cui realizzazione vennero implicati gli architetti che inventarono il linguaggio rinascimentale quali Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che vengono tutti e tre ritenuti possibili autori della tavola urbinate.

La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e da Banca Marche. L’organizzazione è affidata a Gebart con la collaborazione di Civita. Il catalogo è edito da Electa.
http://www.mostracittaideale.it/

Marvelous Marche Region of Italy

Becky Stein Italians often eat smaller dinner portions because they have a snach of bruschetta and go for a walk in the early evening.
Glad You’re Here
What I found the most compelling was the welcoming attitude of the people who were honestly happy to see tourists and share their enthusiasm for this lesser known region of Italy. My focus was culinary, of course, and from the cheese producers to the wineries, seafood lunches by the beach to elegant candle lit dinners with a little opera thrown in for entertainment I’m thrilled to report that the Marche region of Italy is a great destination for food lovers looking for festive settings. Hey, they invented lasagna here. Oh, and the accordion.
Italian Lessons
With the health benefits of the Mediterranean Diet in mind I interviewed several svelte Italian women who live in the Marche and while pasta may be on the menu they were all adamant about how and when they eat to help them stay slim.
Daniela Pirani- dining in sequined top, skinny pants and heels -“I love sweets and cakes. But I really try to limit. I never eat pasta for the evening meal. Only once a week for cakes and sweets.”
Marta Paraventi- touring in pink t-shirt, black jeans and loafers -- “I eat pasta or risotto for lunch maybe once a week, but only a 100 grams of pasta.” (about 3/4 cup)
Heather Griffin – translator originally from Pinehurst, North Carolina lost weight when she moved to Marche -- “I walk a lot more now ... can’t park in front of your house. There’s a different way of eating here. Italian women don’t like to eat pasta in the evening. They have a salad in evening maybe with boiled eggs, tuna canned in water, olives, fennel and mozzarella. They don’t eat bread at night. And pasta portions are rich but small. I’m hooked on smoked bacon, tomato sauce and cream.”
An Italian culinary custom that seems contrary to calorie control is the relaxed pre-dinner tradition of Aperitivo with a drink and little snacks such as olives, potato chips, nuts or bites of bruschetta. But that’s usually accompanied by the practice of  la passeggiata – an early evening stroll- which aids digestion and adds physical activity. Griffin says, “It’s my favorite time of day.”
Marche has rolled out a new tourism campaign but are residents ready for more tourists to share the beauty of their land and lifestyle? The region’s President Gian Mario Spacca responds, “Yes, slowly but surely.”
For the AJC

10 BORSE DI STUDIO PER LAUREATI MARCHIGIANI IN PRESTIGIOSI CENTRI DI RICERCA NORD AMERICANI

La Fondazione Marche finanzia 10 borse di studio nel campo della Medicina Molecolare con particolare attenzione alle aree di interesse individuate dalla Regione Marche e dall’Università Politecnica delle Marche. La direzione del programma scientifico è affidata all’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF). Fondazione e Issnaf hanno infatti sottoscritto un Accordo operativo che consentirà a dieci giovani ricercatori marchigiani di ottenere una borsa di studio di un anno in prestigiosi centri di ricerca nordamericani:
■il Methodist Hospital Research Institute di Houston (TX);
■il MIT di Cambridge (MA);
■il Brigham and Women's Hospital di Boston (MA);
■la Yale University di New Haven (CT);
■il Diabetes Research Institute di Miami (FL);
■la New York University di New York (NY);
■il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston (MA);
■la Ohio State University di Columbus (OH).

Il bando sarà pubblicato domani e scadrà il 30 maggio. L’Accordo è la prosecuzione operativa del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 dicembre scorso tra Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Marche e l’Issnaf allo scopo di collaborare nelle aree dell’alta formazione scientifica e dell’innovazione tecnologica, del networking e della comunicazione. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del “Programma Marche 20.20 Sanità” ed è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Marco Pacetti, il vicepresidente della Fondazione Marche Mario Pesaresi e il direttore del Dipartimento Salute della Regione Carmine Ruta.

“Si tratta – ha commentato il presidente Spacca – di un’occasione straordinaria per i nostri giovani, ma anche per il territorio che acquisirà nuove competenze in settori strategici che governeranno lo scenario sanitario dei prossimi anni”. Con le borse si mira a formare personale nelle principali sedi universitarie del nord America sui temi fondamentali della Medicina Molecolare: nanotecnologie, scienze cognitive e sensori, cellule staminali, biologia cellulare e neurale, malattie metaboliche, biologia del cancro, genetica molecolare e genetica oncologica. “Questa iniziativa – ha concluso Spacca - è una tessera nel più ampio mosaico che è il progetto della Regione Marche per la longevità attiva. Vogliamo dare alla popolazione anziana autonomia e qualità della vita oltre a garantire un welfare universale e sostenibile. Inoltre auspichiamo che tale progetto possa favorire le imprese locali che opereranno nei settori della sensoristica, delle nanotecnologie e delle biotecnologie e consenta di dare un contributo reale per promuovere nuove realtà imprenditoriali nel territorio, tutelando il reddito e l’occupazione nelle Marche, tema che in questo momento è particolarmente sentito dalla comunità tutta”.

I giovani talenti marchigiani saranno seguiti nel loro percorso dai più qualificati Professori che si occupano del settore molecolare con posizioni di grande prestigio negli Stati Uniti: Mauro Ferrari, Tommaso Poggio, Piero Anversa, Pietro De Camilli, Camillo Ricordi, Michele Pagano, Pierpaolo Pandolfi, Carlo Maria Croce. Le competenze saranno poi la base per fornire prestazioni sanitarie di medicina predittiva e di terapia personalizzata attraverso lo sviluppo della medicina molecolare.

“Il progetto – ha sottolineato il dottor Ruta - si inserisce a pieno titolo nell’ambito dello sviluppo che la Regione Marche intende promuovere sul suo territorio nel settore della sanità, a partire dal rafforzamento delle competenze dell’Ospedale di Torrette e dalla realizzazione dei nuovi nosocomi (Nuovo INRCA, nuovo Salesi) che potranno accogliere le nuove figure che avranno sviluppato competenze di elevato valore nel settore della medicina molecolare per fornire ai cittadini una assistenza che superi l’attuale impostazione passando ad una assistenza personalizzata”.



La selezione dei vincitori sarà effettuata da Issnaf in accordo con Fondazione Marche con l’apporto dei tutor nordamericani. Lo studio si svilupperà su tematiche di formazione indicate da Fondazione Marche ed individuate sulla scorta dei programmi formativi e di sviluppo della Regione Marche e dell’Università Politecnica delle Marche.

Fondazione Marche metterà a disposizione di ISSNAF, a titolo di erogazione liberale, fino a un milione di euro per coprire il costo da questa sostenuto per l’assegnazione delle borse di studio. Per ciascuna borsa di studio Fondazione Marche, in particolare, metterà a disposizione dell’ISSNAF la somma stimata massima in Euro 50.000 per anno, o equivalenti in USD. Tale importo sarà utilizzato per assicurare al borsista la copertura assicurativa statunitense e il compenso per $50.000/anno e la quota ISSNAF che non sarà superiore a 10.000 euro per borsa.

La prosecuzione delle borse per il secondo anno non sarà automatica ma andrà confermata, in accordo con Fondazione Marche, sulla base di una valutazione della performance del candidato durante il primo anno di attività.

I risultati delle attività svolte verranno presentati sotto forma di rapporto finale dell’attività di post-doc Fellowship, curato dal borsista e certificato dal tutore in loco.

Nel caso in cui i risultati della collaborazione tra le Parti siano brevettabili, Fondazione Marche sarà immediatamente informata e dovrà esprimere il proprio interesse a ciascuno di tali eventuali brevetti. In ogni caso, andranno seguite le norme contrattuali imposte dal Centro di Ricerca al momento della stipula del contratto di lavoro. Qualora le Parti concordino sulla necessità di procedere alla brevettazione, l’Issnaf conviene fin da ora di rinunciare a tutti i diritti, lasciando al centro dove si è svolta la ricerca e a Fondazione Marche il compito di raggiungere un accordo in materia.

Rimane fermo il diritto degli inventori ad essere menzionati, in quanto tali, nelle eventuali domande di brevetto, secondo le leggi vigenti in Italia. In tutte le pubblicazioni scientifiche firmate dai borsisti dovrà essere citata l’affiliazione quale “Borsista Fondazione Marche/Issnaf”.

I CENTRI DI RICERCA E DI ECCELLENZA NEGLI STATES COINVOLTI:

Tema: Nanotecnologie

Centro di Ricerca: The Methodist Hospital Research Institute, Houston, TX

Tutor: Mauro Ferrari

Tema: Scienze cognitive e sensori

Centro di Ricerca: MIT, Cambridge, MA

Tutor: Tommaso Poggio

Tema: Ricerca sulle cellule staminali

Centro di Ricerca: Brigham and Women's Hospital, Boston, MA

Tutor: Piero Anversa

Tema: Biologia cellulare e neurale

Centro di Ricerca: Yale University, New Haven, CT

Tutor: Pietro De Camilli

Tema: Malattie metaboliche

Centro di Ricerca: Diabetes Research Institute, Miami, FL

Tutor: Camillo Ricordi

Tema: Biologia del cancro

Research Centre: New York University, New York, NY

Tutor: Michele Pagano

Tema: Genetica molecolare

Centro di Ricerca: Beth Israel Deaconess Medical Center, Boston, MA

Tutor: Pierpaolo Pandolfi


Tema: Genetica oncologica

Centro di Ricerca: Ohio State University, Columbus, OH

Tutor: Carlo Maria Croce


F: Regione Marche

10 giovani ricercatori marchigiani negli USA per sviluppare le conoscenze

L´entroterra marchigiano vola con la domanda estera



UNICAM-UNL se firmó un Convenio (Santa Fe-Argentina)

jueves 19 de abril de 2012/ giovedi 12 aprile 2012.

El rector de la UNL, Abog .Albor Cantard, suscribió hoy un acuerdo con su par de la Universidad de Camerino,(Provincia di Macerata-Regione Marche) Italia, Prof. Flavio Corradini. En el encuentro participaron representantes de las seis universidades nacionales con sede en la Región Centro. Se promoverán acciones de cooperación e intercambio entre ambas casas de estudio.
La Universidad Nacional del Litoral (UNL) y la Universidad de Camerino (UNICAM-Italia) rubricaron un convenio por el cual se comprometen a incrementar la cooperación entre ambas casas de estudio.
Firmaron el acuerdo el rector de la UNL, Albor Cantard, y su par italiano, Flavio Corradini, quien finaliza así su visita a Santa Fe.
Del encuentro también participaron representantes de las seis universidades nacionales con sede en la Región Centro: Córdoba, Río Cuarto, Villa María, Rosario, Entre Ríos y autoridades de las facultades de la UNL, quienes intercambiaron información y líneas de trabajo posibles con el rector de la Universidad de Camerino.
“Esta reunión nos ha permitido dar un fuerte impulso a futuras acciones en conjunto entre las dos universidades”, recalcó Albor Cantard tras la firma del acuerdo. Indicó que las propuestas cuya negociación cuentan con mayor grado de avance refieren a lograr la doble titulación de carreras de grado y de posgrado, y “muy especialmente estar atentos a la convocatoria de programas de la Unión Europea para presentar proyectos en conjunto en materia de investigación tanto como de vinculación”, resaltó.
Por su parte, Corradini indicó: “Estoy feliz de poder establecer esta vinculación y de poder desarrollar junto con la UNL una serie de iniciativas que permitan crecer y desarrollar acciones conjuntas entre las dos casas de altos estudios, y en el ámbito de vinculación entre la UNL y su territorio, y la UNICAM y su territorio”.
Programas de intercambio
El acuerdo interuniversitario contempla incrementar las relaciones de cooperación e internacionalización entre ambas instituciones de Educación Superior, promoviendo los intercambios de docentes, investigadores y estudiantes.
A la vez establece intercambios de investigaciones científicas y la posibilidad de organizar eventos en conjunto periódicamente.
“Este convenio es para establecer una relación sinérgica entre las dos universidades pero también para implementar actividades de internacionalización, involucrando a estudiantes, docentes y grupos de investigación. También es para acceder a convocatorias europeas y a canales de financiación para la investigación en proyectos e iniciativas que involucren a miembros de las dos universidades”, manifestó Corradini tras resaltar “la evidente profesionalidad en este campo que ha desarrollado la UNL”.

Conferencia

Como parte de una intensa agenda de trabajo que involucró la visita al Parque Tecnológico Litoral Centro, el encuentro con representantes de las seis universidades nacionales con sede en la Región Centro, Corradini mantuvo reuniones de trabajo con el secretario de Relaciones Internacionales de la UNL, Julio Theiler, con el secretario de Vinculación Tecnológica y Desarrollo Productivo, Eduardo Matozo y con el referente de la Comunidad Universitaria Marchigiana de la Region Centro Fernando Pallotti, con quienes avanzó en la concreción de futuras acciones en conjunto. El Rettore Flavio Corradini estaba acompañado por el Responsable de la Sede Buenos Aires CUIA,Dr. Diego Santarelli.
El rector de la UNICAM también dictó una conferencia sobre transferencia tecnológica y spin-off académico, ayer a la tarde en el Honorable Consejo Superior de la UNL.

Fotografias /Fotografie




















Video


Rettore della UNICAM visita la UNL

miercoles 18 de abril 2012.
El rector de la UNL, Albor Cantard, recibió esta tarde a Flavio Corradini, Rector de la Universidad di Camerino ( Provincia di Macerata- Regione Marche), Italia. Durante su visita de dos días a esta casa, Corradini dictó esta tarde una conferencia sobre transferencia tecnológica y spin-off académico y mañana se firmará un convenio de colaboración entre ambas universidades.
El rector de la Universidad Nacional del Litoral (UNL), Albor Cantard, recibió esta tarde al rector de la Universidad de Camerino, Flavio Corradini, quien visita Santa Fe desde este mediodía. El Rector Corradini se encotraba acompañado por el Responsable de la Sede Buenos Aires CUIA Dr. Diego Santarelli. Esta tarde, antes de pronunciar su conferencia sobre transferencia tecnológica y spin-off académico en el Honorable Consejo Superior, Corradini se entrevistó con el rector Cantard, el secretario de Relaciones Internacionales, Julio Theiler, el secretario de Vinculación Tecnológica y Desarrollo Productivo, Eduardo Matozo, Fernando H. Pallotti referente de la Comunidad Universitaria Marchigiana de la Región Centro y docentes de la UNL.
En el marco de esta visita protocolar a la UNL y la Región Centro, Corradini y Cantard firmarán un convenio de colaboración entre ambas casas de estudios. En este acto, que se concretará mañana a las 11.30, estarán también presentes representantes de las universidades con sede en la Región Centro.

Trayectoria

Corradini recibió un título de Laurea en Ciencias de la Computación de la Universidad de Pisa (1991) y un doctorado en Ingeniería Informática por la Universidad de Roma La Sapienza (1996). Es profesor de Ingeniería del Software y Diseño de Sistemas Complejos de la Universidad de Camerino.
Desde enero de 2010, Flavio Corradini es prorector de la investigación internacional y la transferencia de conocimientos, habilidades y tecnología. Ha sido director del Departamento de Matemática y Ciencias de la Computación (2006-2009), presidente del centro de servicios digitales y sistemas de información de la Universidad de Camerino (2004-2010) y coordinador de los Estudios de Ciencias de la Computación de la Universidad de Camerino ( 2004-2006). Él es el presidente de la spin-off UniCam "e-Lios (e-vinculación de los sistemas de línea)".
En el marco de su visita a la UNL, que abarcará los días miércoles y jueves, el investigador también mantendrá una cargada agenda de reuniones con autoridades universitarias y políticas de la ciudad, así como también visitará el Parque Tecnológico Litoral-Centro.
Vinculación 18 de abril de 2012

Omaggio a Giovanni Cingolani a 80 anni dalla morte

Doppio appuntamento a Montecassiano, con il patrocinio del Comune, per ricordare l’ottantesimo anniversario della morte del pittore locale Giovanni Cingolani, spentosi il 23 aprile 1932 a ...Santa Fe’, in Argentina, dove emigrò nel 1909 senza fare più ritorno in patria. Dalla collaborazione tra il Circolo Culturale “A. Scaramuccia” e l’Associazione Teatrale “Tuttascena” nasce l’iniziativa dal titolo “GIOVANNI CINGOLANI NELLA GRANDE EMIGRAZIONE”, in programma domenica 22 aprile alle ore 17.00 al Cineteatro “Ferri” (ingresso libero). Le difficoltà economiche e l’isolamento culturale dell’artista descritti nelle lettere argentine rivelano la dura realtà della Grande Emigrazione di inizio Novecento nella selezione di testi, immagini e accompagnamenti musicali curata da Filippo Gabrielli. Il percorso artistico del pittore montecassianese verrà invece messo a fuoco nella conferenza di Fernando Luchetti e Lucia Cingolani dal titolo “GIOVANNI CINGOLANI RITRATTISTA”, in programma domenica 29 aprile alle ore 17.00 nell’Aula Magna del Palazzo dei Priori. Fu grazie a un contributo concesso nel 1875 dal Consiglio Provinciale che Cingolani, lasciando la natia frazione di S.Egidio, poté iscriversi e frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Perugia. Successivamente, ottenne in Vaticano l’incarico di restauratore lavorando, con attestati di merito, al recupero dell’Appartamento Borgia del Pinturicchio, delle Stanze di Raffaello e degli affreschi michelangioleschi nella Cappella Sistina. Tra le opere più famose di Giovanni Cingolani, oggi annoverato tra i più celebri pittori marchigiani attivi in Sudamerica tra Otto e Novecento, merita di essere ricordato il dipinto “Torquato Tasso presenta la “Gerusalemme Liberata” all’Accademia dei Catenati in Macerata”, attualmente conservato nel Palazzo della Prefettura di Macerata.
F: A.Feliziani

Archivo del blog

Seguidores