Nella “Marca di Camerino” sorgerà il primo parco eolico pubblico della Regione Marche


Il primo parco eolico pubblico delle Marche sorgerà nell’alto maceratese. A realizzarlo con un investimento di circa 55 milioni di euro, sarà la Comunità montana di Camerino sulla base di un accordo di programma con la Regione Marche, che nel 2005 aveva individuato come idonea allo scopo un’area compresa tra i Comuni di Montecavallo, Pievetorina e Serravalle del Chienti.
Questa mattina a Macerata, nella sede delle Provincia, che ha appoggiato l’iniziativa sia in sede istituzionale che tecnica, è stato presentato il progetto. Ad esso hanno lavorato in stretta sinergia l’Università di Camerino (per gli aspetti ambientali) e l’Università Politecnica delle Marche per gli aspetti ingegneristici.
L’iter per la realizzazione del Parco eolico pubblico era iniziato circa sei anni fa. Un periodo abbastanza lungo costellato da numerosi passaggi tecnici e da intoppi procedurali, sfociati anche davanti a
l Tar. A dare una risposta definitiva è stato il Governo che, dopo aver convocato tutte le parti in causa ad una audizione a Roma, il 30 aprile scorso ha definitivamente autorizzato il progetto.
“La capacità di fare sistema tra Regione, Provincia, Comunità montana e le due Università è stata vincente”, ha sottolineato il presidente dell’Amministrazione provinciale, Antonio Pettinari, mentre il presidente dell’ente montano, Sauro Scaficchia ha ricordato come l’iniziativa sia stata sin dal’inizio condivisa con le maggiori associazioni ambientaliste delle Marche.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche il rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini, il quale ha evidenziato il coinvolgimento delle risorse e delle competenze territoriali anche mediante il contributo degli atenei locali.
Gli aspetti tecnici del parco eolico sono stati illustrati dal prof. Renato Ricci della Politecnica delle Marche e dal prof. Andrea Catorci dell’Università di Camerino.
L’impianto sarà realizzato con 17 turbine eoliche del diametro di 90 metri per una potenza totale di 34 megawatt. La produzione di energia elettrica è stimata di 71mila megavattore l’anno, pari al fabbisogno di una città di circa 55mila abitanti.
“A questo risultato - ha detto il presidente della Provincia, Pettinari - si è giunti attraverso un processo decisionale trasparente che ha portato all’individuazione delle aree per l’impianto secondo criteri di alta sostenibilità ambientale”.
La Comunità montana, che prevede di poter avviare i lavori durante l’estate del 2013 per concluderli entro l’anno successivo, conta di rientrare dell’investimento in cinque anni, “dopo di che - ha concluso il presidente Scaficchia - si attendono cospicui ritorni economici netti per altri 15 anni a vantaggio di tutti gli enti locali coinvolti e dell’intero territorio”.
 lunedì 21 maggio 2012  Ufficio Stampa Provincia di Macerata

Valentina Vezzali portabandiera alle Olimpiadi di Londra. Le congratulazioni del presidente della Regione Marche Spacca

“La scelta della marchigiana Valentina Vezzali quale portabandiera del Paese alla prossime Olimpiadi di Londra è il migliore riconoscimento alla sua splendida carriera e riempie di orgoglio la comunità delle Marche. Congratulazioni a Valentina Vezzali”.
F: R. Marche

L'incontro di Gian Mario Spacca con i marchigiani di San Paolo in Brasile


Bell'incontro, grande emozione, grande legame con le radici marchigiani!
Una comunità numerosa e particolarmente impegnata a mantenere vivi i legami con le Marche. Sono due le associazioni presenti in Brasile, riconosciute ed iscritte nell’Albo regionale: l’Associazione Marchigiani in Brasile – S. Paolo (Presidente Gino De Angelis) che conta oltre 620 iscritti (di cui circa il 10% giovani) e l’Associazione Marchigiani nel mondo – S. Paolo (Presidente Alessandro Maria Pagano) che conta oltre 130 iscritti (10% circa di giovani)



LA CITTA' CHE OSPITA L'OBELISCO DELL'ANCONETANO EMENDABILI.

E’ dedicata ai marchigiani residenti in Brasile la prima tappa del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nell’ambito della missione di sistema nel Paese sudamericano. Una missione che, nell’offrire opportunità di apertura delle imprese italiane al vasto mercato brasiliano, è anche l’occasione per rafforzare ulteriormente i già solidi rapporti tra la nostra regione e i marchigiani che vivono in Brasile. Ad aprire la missione istituzionale di Spacca è infatti l’incontro con le associazioni dei marchigiani di San Paolo. Una comunità numerosa e particolarmente impegnata a mantenere vivi i legami con le Marche. Sono due le associazioni presenti in Brasile, riconosciute ed iscritte nell’Albo regionale: l’Associazione Marchigiani in Brasile – S. Paolo (Presidente Gino De Angelis) che conta oltre 620 iscritti (di cui circa il 10% giovani) e l’Associazione Marchigiani nel mondo – S. Paolo (Presidente Alessandro Maria Pagano) che conta oltre 130 iscritti (10% circa di giovani).
La forte presenza di marchigiani in Brasile, e in particolare a San Paolo, è simbolicamente testimoniata da uno degli emblemi della città, l’obelisco del Parco Ibirapuera, realizzato da un marchigiano doc, Galileo Emendabili. Nato ad Ancona l’8 maggio 1898, Emendabili partì per il Brasile nel 1923, spinto dal desiderio di aprirsi a nuovi orizzonti. Alla sua morte, nel 1970, Emendabili aveva lasciato una vasta produzione di sculture, disegni e ceramiche, la maggior parte delle quali sono ospitate in Brasile. “Emendabili ha detto Spacca è un po’ il simbolo di tutti quei marchigiani che, seguendo le vie più diverse, sono arrivati a costruirsi delle nuove vite lontano dalla loro terra. Gente che ha lavorato duro, che ha spesso sofferto ma che con grande determinazione è riuscita a costruire qualcosa di importante. In un Paese così ospitale e ricco di opportunità come il Brasile, Emendabili ha lasciato il segno grazie alla sua arte, arrivando a realizzare forse l’opera-simbolo della città di San Paolo. In tutto il mondo, oggi, la nostra cultura e il nostro Made in Marche ambiscono ad imporsi, un po’ come Emendabili fece qui a San Paolo. Anche questo è il senso della missione che la nostra Regione coordina e alla quale, non a caso, le imprese marchigiane hanno aderito con grande entusiasmo”.
Il ruolo delle Associazioni dei marchigiani nel mondo è di grande importanza per garantire alle Marche nuove opportunità di promozione nella cultura, nell’economia, nel sociale e l’incontro con la comunità marchigiana di San Paolo rappresenta non soltanto un’importante occasione per mantenere vivi i rapporti con la terra di origine e testimoniare il forte e consolidato legame tra l’Italia e il Brasile, ma anche per rilanciare con sempre maggiore determinazione e progettualità la veste delle nostre associazioni all’estero. Particolare attenzione è riservata alle giovani generazioni, che con il loro dinamismo potranno sentirsi parte attiva nell’attuale processo di proiezione internazionale della nostra Regione.
F: R Marche
Video: http://www.youtube.com/watch?v=u7ejGqOKJic

IL PRESIDENTE SPACCA OGGI A SAN BENEDETTO: UNA NUOVA STRATEGIA PER POTENZIARE IL TURISMO NELLE MARCHE.

Il turismo nelle Marche è un settore strategico fondamentale per l’economia regionale. Basti pensare che la regione vanta un’offerta di più di 3.600 strutture ricettive e più di 140.000 posti letto totali, una domanda turistica che la colloca al 10° posto tra tutte le regioni italiane ed è stata definita il 5° paradiso terrestre dove andare a vivere dopo la pensione (Aarp 2010). Per prevenire e anticipare i cambiamenti strutturali che subirà il nuovo scenario turistico è necessario però, che la Regione Marche adotti una strategia ad ampio respiro che copra un arco temporale tale da consentire un reale sviluppo della destinazione con una visione ampia e un netto orientamento al mercato. Una strategia di questo tipo è fondamentale per affrontare i nuovi modelli di turismo che si stanno sviluppando in termini di domanda ma anche di offerta e di business. Con questi presupposti è stato redatto il Piano triennale del Turismo 2012 – 2014, approvato dall’assemblea regionale. Allo stesso tempo il Piano operativo annuale ha destinato al settore per il 2012 circa 9 milioni di euro.
 “La stagione è ormai iniziata – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca -  ma quest’anno avremo uno strumento in più per costruire una nuova politica turistica nelle Marche. Per la prima volta la Regione e si è dotata di un piano triennale  2012-2014 per la promozione turistica. La scelta di utilizzare lo strumento del piano triennale è significativa per capire come la nuova strategia sia finalizzata a realizzare un programma di lunga durata soprattutto nella situazione attuale di grave crisi economica e finanziaria che sta coinvolgendo tutto il Paese.
“Il dato  di partenza – prosegue il presidente - è che il turismo nelle Marche è uno dei settori trainanti. Ora, la fase di recessione che stiamo attraversando, ci impone di fare del turismo il nostro secondo motore di sviluppo  dopo l’impresa manifatturiera, investendo sempre di più nel brand Marche, catturando i flussi stranieri, consolidando l’immagine delle Marche come perfetta sintesi di ambiente, natura e cultura.  Non stiamo parlando del lavoro di un giorno, ma di un percorso tutto da fare al fine di costruire una cultura imprenditoriale del turismo che nonostante la lunga tradizione di accoglienza che ci contraddistingue, è ancora nella fase embrionale. Dalle analisi di mercato effettuate  sulla percezione delle Marche emerge che nel tempo è aumentata la notorietà della destinazione grazie anche alla campagna pubblicitaria che ha visto protagonista Dustin Hoffman.  La grande sfida che la destinazione Marche deve affrontare entro la fine del 2014 è quella di raggiungere e consolidare un’attività turistica più redditizia, più costante e più equilibrata territorialmente. L’obiettivo – conclude Spacca - può essere centrato attraverso lo sviluppo di un turismo competitivo e sostenibile, ma è necessario procedere, sia a livello strategico che operativo, attraverso lo sviluppo di un sistema integrato e coerente con le azioni di marketing che favorisca l’incremento dell’attrattività del territorio e la competitività imprenditoriale con un più chiaro orientamento al mercato”.
Gli obiettivi fondamentali del Piano Triennale sono:
· far conoscere le Marche come ideale destinazione turistica attraverso una strategia
efficace;
· perseguire come mission la sensibilizzazione di un pubblico quanto più vasto
possibile per rendere le Marche una meta ideale in tutte le stagioni;
· consolidare l’immagine della regione quale meta da scoprire e perfetta sintesi di
ambiente, natura e cultura.
La vision del progetto si orienta all’innovazione e all’efficacia delle azioni, attraverso una comunicazione giovane, ma al contempo adatta ad un pubblico vasto e lo studio specifico di ogni attività per garantire la sua efficacia in termini di contatto. Per incrementare la spesa media dei turisti e la loro permanenza è inoltre necessario raggiungere alcuni obiettivi principali anche in termini di prodotto come ad esempio la diversificazione per segmenti, la destagionalizzazione, il miglioramento dell’ accessibilità e l’attrattività della destinazione, la fidelizzazione della domanda, l’incremento del valore aggiunto e della qualità dell’accoglienza.
I 9 milioni di euro stanziati (vedi schede tecniche) andranno quindi a finanziarie una serie di incentivi per aiutare le imprese turistiche, agevolare l’accesso al credito, incentivare i soggiorni nelle Marche, sostenere le iniziative dei territori,  migliorare l’accoglienza e continuare la campagna promozionale multimediale in Italia e all’estero cominciata con Dustin Hoffman, il claim “Marche, Le scoprirai all’infinito” ed il concept “i cinque sensi”  e che prosegue oggi con il valore aggiunto del “sesto senso”, e cioè il piacere che il turista prova quando assaggia, assapora  e scopre le Marche.
Sono previste infine una serie di attività promozionali tra cui roadhsow in corso in 15 centri commerciali e outlet del Centro Nord Italia, incoming di giornalisti stranieri, workshop all'estero per promuovere il brand Marche e  nuovi voli aerei nell’aeroporto delle Marche (tra cui Stoccolma da poco avviato con Rayanair) che possano incrementare gli arrivi dei turisti stranieri.
 F: LmS. R. Marche 15 maggio 2012

"MERAVIGLIE DALLE MARCHE", IN MOSTRA AL BRACCIO DI CARLO MAGNO IN VATICANO A ROMA.

Si inaugurerà oggi pomeriggio in Vaticano la mostra “Meraviglie dalle Marche”, una straordinaria rassegna curata da Costanza Costanzi, Giovanni Morello, Stefano Papetti e composta da un significativo ed importante nucleo di capolavori dell’arte provenienti dai Musei della Regione Marche. Saranno allestite nel prestigioso Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro opere di Raffaello, Crivelli, Lotto, Sebastiano del Piombo, Guido Reni, Guercino, Maratta, Rubens, Tiziano, Melozzo da Forlì, Il Sassoferrato e Mattia Preti. Le opere dei grandi maestri dell’arte saranno affiancate dai capolavori di artisti del passato meno conosciuti, ma non di meno suggestivi e sorprendenti, fra cui, Andrea Lilli, Francesco Podesti, Olivuccio di Ciccarello, Girolamo Denti, Adolfo De Carolis, Simone De Magistris.

L’evento nasce dalla volontà della Regione Marche e dalla Direzione della Pinacoteca Comunale di Ancona di offrire, nel tempo della chiusura della Pinacoteca anconetana per importanti lavori di ristrutturazione, una continuità di fruizione al pubblico, nazionale e internazionale, del patrimonio artistico della città di Ancona e della Regione Marche. La rassegna è completa nella sua essenza di percorso dell’arte anche in virtù delle fattive collaborazioni e dei contributi del Museo Civico e del Museo Diocesano di Ascoli Piceno, del Polo Museale San Francesco, Comune di Montefiore dell’Aso – rete museale Musei Piceni, della Pinacoteca Civica di Fermo, della Pinacoteca Civica di Macerata, del Museo Diocesano di Ancona, della Pinacoteca Civica di Fabriano, della Pinacoteca Comunale di Jesi, del Museo- Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, del Complesso Museale di S. Maria Extra Muros di Sant’Angelo in Vado, del Museo Diocesano e della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, dei Musei Civici di Pesaro e della Pinacoteca Comunale di Fano.

La selezione di capolavori provenienti da più musei e raccolte d’arte dell’intera Regione Marche va dalla fine del XIV secolo fino al primo Novecento e si presenta con un carattere di eccezionalità concentrando nello stesso spazio una serie di opere-meraviglie così come recita il titolo stesso della mostra, che si presenta come duplice opportunità di conoscenza per il pubblico perché consente, in primis, di ammirare un percorso espositivo formato da incantevoli opere d’arte, ma è, altresì, l’occasione per compiere un percorso di conoscenza facilitato nel copioso tesoro che i grandi Maestri dell’arte hanno lasciato nelle Marche.

La mostra vaticana presenta soprattutto opere di carattere religioso. Ciò non è frutto di una scelta voluta, o imposta dal luogo dove la mostra si svolge, bensì dalla realtà delle cose. Almeno fino al XVIII secolo, in Italia, ma non solo, la maggior parte delle opere dipinte o affrescate sono infatti di soggetto religioso. Ma nella mostra sono presenti anche alcune opere a soggetto di storia o di carattere laico, come l’espressivo ritratto di Francesco Arsilli dipinto a Roma da Sebastiano del Piombo, che ritorna sia pur provvisoriamente nella città in cui venne realizzato.
F:R Marche

MOSTRA "LA CITTA' IDEALE"

Urbino, Palazzo Ducale
6 APRILE - 8 LUGLIO 2012
Il prossimo 6 aprile aprirà al pubblico la mostra LA CITTÀ IDEALE. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello.
Si tratta di un’ importante esposizione sul tema della Città ideale che costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano. La mostra, a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, rappresenti, insieme con i dipinti gemelli –col medesimo soggetto- di Berlino e Baltimora, il compendio della civiltà rinascimentale fiorita ad Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento, ad opera di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del suo tempo.
Il dipinto, nella perfezione della veduta prospettica che vi si rappresenta, è certamente il risultato di ricerche e speculazioni a tutto campo, s ia sotto il profilo specificamente architettonico ed ingegneristico che nel campo filosofico, nonché matematico; tanto da far guadagnare alla civiltà urbinate quattrocentesca l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André Chastel).
Accanto al dipinto verranno esposte numerose opere, circa 80 fra dipinti, sculture, tarsie lignee, disegni, medaglie, modelli lignei e codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo momento rinascimentale vissuto dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del Montefeltro, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna.
Contenitore e nello stesso tempo elemento costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale di Urbino, nella cui realizzazione vennero implicati gli architetti che inventarono il linguaggio rinascimentale quali Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che vengono tutti e tre ritenuti i possibili autori della tavola urbinate.
Verranno presentate opere di Domenico Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna, Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero- a cui non riusciamo ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’ e la celeberrima tavola Strozzi straordinariamente concessa dal Museo di San Martino a Napoli.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart con la collaborazione di Civita.


 

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