L’evento nasce dalla volontà della Regione Marche e dalla Direzione della Pinacoteca Comunale di Ancona di offrire, nel tempo della chiusura della Pinacoteca anconetana per importanti lavori di ristrutturazione, una continuità di fruizione al pubblico, nazionale e internazionale, del patrimonio artistico della città di Ancona e della Regione Marche. La rassegna è completa nella sua essenza di percorso dell’arte anche in virtù delle fattive collaborazioni e dei contributi del Museo Civico e del Museo Diocesano di Ascoli Piceno, del Polo Museale San Francesco, Comune di Montefiore dell’Aso – rete museale Musei Piceni, della Pinacoteca Civica di Fermo, della Pinacoteca Civica di Macerata, del Museo Diocesano di Ancona, della Pinacoteca Civica di Fabriano, della Pinacoteca Comunale di Jesi, del Museo- Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, del Complesso Museale di S. Maria Extra Muros di Sant’Angelo in Vado, del Museo Diocesano e della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, dei Musei Civici di Pesaro e della Pinacoteca Comunale di Fano.
La selezione di capolavori provenienti da più musei e raccolte d’arte dell’intera Regione Marche va dalla fine del XIV secolo fino al primo Novecento e si presenta con un carattere di eccezionalità concentrando nello stesso spazio una serie di opere-meraviglie così come recita il titolo stesso della mostra, che si presenta come duplice opportunità di conoscenza per il pubblico perché consente, in primis, di ammirare un percorso espositivo formato da incantevoli opere d’arte, ma è, altresì, l’occasione per compiere un percorso di conoscenza facilitato nel copioso tesoro che i grandi Maestri dell’arte hanno lasciato nelle Marche.
La mostra vaticana presenta soprattutto opere di carattere religioso. Ciò non è frutto di una scelta voluta, o imposta dal luogo dove la mostra si svolge, bensì dalla realtà delle cose. Almeno fino al XVIII secolo, in Italia, ma non solo, la maggior parte delle opere dipinte o affrescate sono infatti di soggetto religioso. Ma nella mostra sono presenti anche alcune opere a soggetto di storia o di carattere laico, come l’espressivo ritratto di Francesco Arsilli dipinto a Roma da Sebastiano del Piombo, che ritorna sia pur provvisoriamente nella città in cui venne realizzato.
F:R Marche
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