LE MARCHE... ALLA CONQUISTA DEL WEST!!


Vietnam, Italy hold commemoration ceremony for Dr. Carlos Urbani


The Italian Embassy in Vietnam, the World Health Organization, and Vietnam’s Ministry of Health will hold a ceremony to commemorate Dr. Carlos Urbani, an Italian doctor who died after contracting SARS while working to eradicate the disease from Vietnam in 2003.
images222590_Carlo-Urbani.jpg
The event will take place at the Public Medical University in Hanoi on April 11 within the scope of ‘Italy Year in Vietnam 2013′.
Dr. Carlo Urbani was a medical expert working in Vietnam for the World Health Organisation. He was the first to identify severe acute respiratory syndrome (SARS) as a new and dangerously contagious disease.
Although he became infected and died, his early warning to WHO touched off a massive response that probably helped save the lives of millions of people around the world.
Chinese-American national, Johnny Tran, transmitted the Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) to Vietnam in 2003. The man was rushed to Viet-France Hospital in Hanoi after he experienced fever and respiratory problems.
The hospital contacted WHO for help. Dr. Carlo answered to the call and arrived in Vietnam. He soon found out the bizarre characteristics of the case and was quick to set up his workroom at the hospital, collecting data and sending the patient’s samples for testing and tightening infection control procedures in the hospital.
In response to his call for strict isolation, the hospital medical staff agreed to live in the hospital to avoid spreading the disease into the community.
A few days later, WHO representatives in Vietnam including Dr. Urbani convened a four hour urgent meeting with Vietnam’s Ministry of Health, in which the ministry decided to segregate all medical staff from the community and set up higher infection control procedures as well as call for help of all medical organizations in the world.
Medical staffs in 10 countries were quick to verify the culprit of the disease and set up a standard diagnosis. Accordingly, they stamped out the disease totally.
However, Dr. Urbani was unlucky as he caught the infection. He asked people around him not to come in contact with him and 18 days later he succumbed to the disease. Medical circles around the world felt an extraordinary outpouring of grief following his death and they all paused for a moment’s silence to remember the life of this outstanding physician.

La Gioconda è di URBINO?????


E’ il sorriso di Pacifica Brandani quello immortalato da Leonardo nella sua opera più famosa e misteriosa? In realtà, la Gioconda è l’urbinate Pacifica Brandani e il paesaggio alle sue spalle rappresenta il territorio del Ducato di Urbino. 

Sono questi gli intriganti risultati di una ricerca che sarà presentata da Roberto Zapperi, Anna Falcioni, Silvia Cuppini, Olivia Nesci e Rosetta Borchia giovedì 18 aprile alle ore 17.30 presso la Sala Convegni “Serra d’Inverno” di Palazzo Ducale di Urbino.
Dopo la mostra “Da Urbino alle Marche e quinci il mar da lungi e quindi il monte” che si è tenuta nelle Sale del Castellare e che ha chiuso i battenti il 10 aprile, la conferenza è il secondo appuntamento organizzato dall’Assessorato alla Cultura, Beni Culturali e Pari Opportunità della Città di Urbino nell’ambito delle numerose iniziative in programma per sostenere la candidatura di Urbino e le Marche Capitale Europea della Cultura 2019.

L’evento si avvale della preziosa collaborazione della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche-Urbino e dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. La conferenza si aprirà con l’intervento della Soprintendente, Maria Rosaria Valazzi, e dell’Assessore alla Cultura, Beni Culturali e Pari Opportunità del Comune di Urbino, Lucia Pretelli.
Lo storico romano Roberto Zapperi, nel suo libro Monna Lisa Addio, 2012, Ed. Le Lettere, identifica la Gioconda, protagonista di uno dei quadri più famosi al mondo, proprio con la nobildonna urbinate, Pacifica Brandani che intrecciò una relazione amorosa con Giuliano de’ Medici. ospite alla corte urbinate per ben quindici anni. Il Magnifico Giuliano commissionò la Gioconda a Leonardo da Vinci che era al suo servizio.

Interverrà Anna Falcioni, docente di Storia Medievale all’Università di Urbino “Carlo Bo”, che ha collaborato con Zapperi a ricostruire, attraverso approfondite indagini presso gli archivi urbinati, le vicende di quel periodo storico e l’esistenza di Pacifica Brandani. A seguire il contributo di Silvia Cuppini, docente di Storia dell’Arte Contemporanea. Infine, Olivia Nesci, docente di Geomorfologia dell’Università di Urbino e Rosetta Borchia, artista e naturalista, ci racconteranno, come siano giunte a identificare il territorio del Ducato di Urbino nello sfondo del ritratto. La scoperta è stata pubblicata dalle due “cacciatrici di paesaggi” nel libro Codice P. Atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda, 2012 Ed. Electa.

Anni di studi per lo storico Zapperi, anni di indagini per le due ricercatrici, condotti per vie del tutto indipendenti ma felicemente in sintonia.
Un’occasione particolarmente interessante dunque per riportare ancora una volta l’attenzione sulla centralità di Urbino nel Rinascimento e ribadire la sua inequivocabile vocazione a essere capitale culturale di un nuovo Rinascimento europeo.
(F: CITTÀ DI URBINO)

Seguidores