Giornata delle Marche 2016 a Santa Fe (Argentina)

Cronograma de Actos

Sábado 10 de diciembre Hora 10,00: Aeropuerto de Sauce Viejo, colocación de Ofrenda Floral y rezo de la oración frente a la Imagen de la Madonna di Loreto, patrona de la Aviación Mundial y del pueblo marchigiano, la misma fue donada por el Presidente della Regione Marche.

Sábado 10 de diciembre Hora 19,00 Misa en honor a la Madonna di Loreto , Convento de San Francisco ( 3 de Febrero y Presidente Illia)


Sábado 10 de diciembre Hora 20,00: Misa para socios y familiares fallecidos de la Asociación Marchigiana Santa Fe e intención acción de gracias a la Virgen de Loreto en la Iglesia San Juan Bautista (calle Ituzaingó y Sarmiento) Barrio Candioti Santa Fe Capital.



Santa Fe (Argentina): Messa in onore a San Giuseppe da Copertino

L’ “Associazione Marchigiana Santa Fe” invita alla messa oggi domenica 18 settembre 2016, alle 20.00 ore, nella chiesa San Giovanni Battista (Ituzaingó e Sarmiento), alla celebrazione della Santa  Messa in onore di San Giuseppe da  Copertino, conosciuto nel mondo come il Santo degli Esaminandi.
Si ricorda che il quadro con l'immagine del Santo fu donato dai frati di Osimo (Le Marche-Italia) alla “Associazione Marchigiana Santa Fe”  nel 1997, e portato  da lí  per i dirigenti di quel tempo, per la sua invocazione.Come è saputo, l'Istituzione scelse alla Chiesa di San Giovanni Battista, per essere “Quartiere Candioti” il Maggiore insediamento dei marchigiani in questa città.Nella celebrazione, si ricorderà che il 3 agosto  2006 si realizzò un gemellaggio virtuale -il primo nel mondo - tra la Basilica di Osimo -dove si venera al Santo-  e la Parrocchia San Giovanni Battista di Santa Fe
Finalizato l´evento religioso sará la benedizione degli esaminandi .

Biografia


Giuseppe da Copertino, al secolo Giuseppe Maria Desa (Copertino 17 giugno 1603, Ósimo 18 settembre 1663) fu un religioso italiano appartenuto all´Ordine  dei Frati Minori Convetuali. Fu Proclamato Santo da Papa Clemente XIII nel 1767. Nacque da Felice Desa e Franceschina Pana a Copertino ( presso Lecce), in una stalla, ancora esistente nel suo statu primitivo. A sette anni iniziò la scuola, ma una grave malattia lo costrinse ad abbandonarla. A 15 anni avviene la guarigione, attribuita alla Madonna della Grazia di Galatone (Lecce). Durante la malattia aveva pensato di farsi sacerdote francescano: gli mancava però la dovuta istruzione. Sentendosi protetto da un'assistenza divina, si mise con impegno sui libri e superò gli esami con successo: il 18 marzo 1628 fu ordinato sacerdote a Poggiardo e quindi oggi viene venerato dai cattolici come protettore degli studenti.

Santa Fe (Argentina): Messa in onore a San Nicola da Tolentino

 Santa Fe- Argentina: Sábado 10 de septiembre de 2016, a la hora 19,00 , Misa en Honor a San Nicolás de Tolentino, el santo marchigiano patrono de las almas del Purgatorio, por las almas de socios y familiares de la Asociación Marchigiana Santa Fe- Argentina ( evento que forma parte del 22ª aniversario) al finalizar el mismo, se entregarán  los panecillos bendecidos por el Sacerdote. Iglesia San José Agustinos Recoletos, Santiago del Estero 3048, Santa Fe Argentina.

Biografia Nicola da Tolentino


Un santo popolarissimo non soltanto nelle Marche, ma in tutta Italia, è un asceta, un severo penitente che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, sapeva trasfondere gioia. Nato nel 1245 a Castel Sant’Angelo in Pontano, nel Maceratese, sugli undici-dodici anni entrò come oblato – cioè senza obbligo di voti - tra gli Eremitani di Sant’Agostino. Più tardi venne accolto nell’Ordine e, dopo il noviziato a San Ginesio, completò gli studi di teologia a Tolentino e a Cingoli, dove fu ordinato sacerdote nel 1269. Da allora la comunità agostiniana di Tolentino divenne centro di irradiazione di un apostolato instancabile nel territorio marchigiano tra i vari conventi dell’Ordine che lo accoglievano nel suo itinerario di predicatore. Anche le regole monastiche più severe alleggeriscono di solito certi obblighi (lunghe preghiere, digiuni) per chi è in viaggio o è costretto fuori sede; lui invece non si fece mai sconti, alternando le preghiere alle penitenze più rigide: si batteva, soprattutto il venerdì, con verghe e flagelli; non mangiò mai carne, uova, latticini e frutta; il solo cibo fu verdura e brodaglia di legumi senza condimento; digiunava a pane e acqua il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato e durante la Quaresima tutti i giorni eccetto la domenica. Il santo è anche una delle figure più significative tra gli apostoli del confessionale, dove passava lunghe ore ad ascoltare i penitenti, in Quaresima dall’alba fino all’ora di vespro senza nutrirsi. Per i poveri, i malati e i disperati era sempre disponibile: non gli bastava “portare” aiuto, voleva “essere” l’aiuto, anche con la sua persona, grazie alla sua capacità di promotore della comunicazione e della convivenza. Morì a Tolentino il 10 settembre 1305. Nonostante la diffusa fama di miracoli ottenuti per sua intercessione, la canonizzazione, a causa delle vicende della Chiesa (l’esilio del papa ad Avignone e lo Scisma d’Occidente) si ebbe soltanto il 5 giugno 1446

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