ACTIVIDADES DE LA ASOCIACIÓN MARCHIGIANA SANTA FE

Santa Fe: Honrarán a la Virgen de Loreto

Será este viernes 10 de diciembre con distintos cultos

Como cada 10 de diciembre, la comunidad marchigiana celebrará a su patrona y
abogada, la Virgen de Loreto, cuya advocación data del año 1294 y lleva ya 716 años.
En su honor, la Asociación Marchigiana Santa Fe realizará un homenaje frente a la imagen que se encuentra entronizada en el Aeropuerto de Sauce Viejo, a las 10.30. Allí se colocará una ofrenda floral y se rezará la oración de la Virgen como Patrona de la Aviación Mundial. Como parte de los festejos, el mismo viernes 10, a las 19, se oficiará una misa en el convento de San Francisco (San Martín y Amenábar), en acción de gracias y por los socios fallecidos de la Asociación.
Cabe recordar que la ciudad de Loreto es famosa por estar allí el primer santuario mariano del mundo, y el mayor de Italia, donde se custodian y veneran las piedras de la casa de la Virgen en Nazaret.

A Santa Fe mostra in onore di “Padre Matteo Ricci, un gigante della scienza e della fede”

SANTA FE (Argentina)- Giovedì 2 dicembre alle ore 20 presso il Museo del Collegio Gesuita dell’Immacolata Concezione- General López 2545- sarà inaugurata la mostra in onore del Padre Matteo Ricci. Questo evento fa parte del calendario culturale 2010 dell’-Associazione Marchigiana di Santa Fe in commemorazione al IV centenario della morte di Padre Ricci e della presenza gesuitica in Santa Fe, e della Giornata delle Marche 2010.
La mostra consistente in 28 panelli, è stata già presentata in varie parti del mondo (Macao, Pechino -Beijing-, Macerata, El Vaticano, Nanking-Nanjing) e vuole ricostruire il primo incontro significativo e durevole tra la civiltà d’Occidente e la Cina dovuto al lavoro di Padre Ricci (Macerata 1552-Pechino1610).
L’importanza della figura di Padre Matteo nei giorni d’oggi è data dal fatto che il 2010 é stato segnalato dal messaggio di pace, amicizia e tolleranza tra i popoli che 400 anni fa fecce Padre Matteo. I 400 anni della morte del missionario gesuita marchigiano é stato il punto di partenza della Regione Marche per preparare una serie di eventi culturali tra i quali la mostra itinerante nella Cina e portata dopo ad altre parti del mondo e che ha superato ampiamente le attese con una concorrenza di oltre 700mila persone, ha rilevato il presidente della Regione Gian Mario Spacca. La mostra che conta con il Patrocinio della Regione arriva a Santa Fè attraverso un progetto culturale svolto da i membri dell’Associazione Marchigiana di Santa Fe. Partecipano anche l’Associazione Marchigiana Reconquista. Auspicano: Regione Marche, Governo della Città di Santa Fe, Università Nazionale del Litoral , Università Cattolica di Santa Fe.
Per ulteriori informazioni può essere consultato il blog dell’Associazione: http://www.marchesantafe.blogspot.com/


Fuente: Tribuna Italiana Collettività pag 10.dicembre 2010.
www.marchesantafe.com.ar/mostramatteoricci2010.htm

Muestra sobre Padre Matteo Ricci :Un gigante de la ciencia y de la fe


Esta exposición está integrada por 28 paneles que han recorrido varios lugares del mundo (Macao, Pekin -Beijing-, Macerata, El Vaticano, Nanking-Nanjing-) intenta reconstruir el Primer encuentro significativo y duradero entre la civilización Occidental y la China, en la Obra de Padre Matteo Ricci (Macerata 1552-Pekín 1610).

¿Porqué se revaloriza hoy la figura de Padre Matteo Ricci ?
“El 2010 fue un año señalado por el mensaje de paz, de amistad y tolerancia entre los pueblos, que hace 400 años se hizo portavoz Padre Matteo Ricci. El 400° aniversario de la muerte del misionero jesuita marchigiano ha sido para nosotros la ocasión para preparar una serie de eventos que han proyectado el nombre de la Región Marche en el mundo. Un proyecto complejo y entusiasta, que ha tenido su fulcro en la exhibición itinerante realizada en China en cuatro exposiciones: Pekín, Nankin, Shanghai en concomitancia con la Expo y Macao. El éxito de este acontecimiento ha superado nuestras mismas expectativas, donde concurrieron alrededor de 700 mil personas”, expreso Gian Mario Spacca Presidente de la Región.
La Muestra cuyo proyecto cientifico textos e imágenes corresponden a la autoria del Profesor Filippo Mignini con la colaboración tecnica de Eleonora Emili y Emanuela Alfei, del Istituto di Studi Matteo Ricci per la relazioni con l´Oriente di Macerata (Marche –Italia) cuenta con el patrocinio de la Regione Marche y llega a Santa Fe a través de un Proyecto cultural realizado por los miembros de la Asociación Marchigiana Santa Fe, que ha sido seleccionado entre varios proyectos de entidades de todo el mundo .Este evento se hace en conmemoración del IV centenario de la muerte de Padre Matteo Ricci, el IV centenario de la presencia jesuitica en Santa Fe y de la Giornata delle Marche 2010. La apertura de la misma será el jueves 2 de diciembre de 2010 a la hora 20,00.- en el Museo del Colegio Jesuita de la Inmaculada Concepción, General López 2545 de la ciudad de Santa Fe.
Organizan: Regione Marche, Asociación Marchigiana Santa Fe , Asociación Marchigiana Reconquista. Auspician: Regione Marche, Gobierno de la Ciudad de Santa Fe, Universidad Nacional del Litoral , Universidad Católica de Santa Fe.
Para más información, se puede consultar el blog de la Institución: http://www.marchesantafe.blogspot.com/

MATTEO RICCI SEGNO UNIVERSALE, EVENTI CONCLUSIVI DELL’ANNO RICCIANO Macerata, 19 novembre - 22 gennaio 2010

“Matteo Ricci segno universale” è il titolo degli eventi conclusivi dell’anno ricciano che riassume il senso di questo centenario, che ha delineato con chiarezza l’universalità della figura e del messaggio del grande gesuita maceratese”. “Una mostra storico documentaria, un convegno internazionale, insieme ad una mostra filatelica con annullo postale, sono le chicche di questo programma che vuol chiudere proprio a Macerata un anno di eventi mondiali nel nome di padre MatteoRicci”. Così il presidente del comitato per le celebrazioni ricciane Adriano Ciaffi che ha presentato le iniziative che si svolgeranno dal 19 novembre al 22 gennaio 2011 a Macerata.
“Sta per chiudersi un anno molto intenso e proficuo per le relazioni tra le Marche e la Cina – ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, all’evento di inaugurazione della mostra -. Un anno segnato dal messaggio di pace, di vicinanza tra i popoli, di amicizia e tolleranza di cui 400 anni fa si fece portavoce Padre Matteo Ricci. Il 400° anniversario della morte del missionario maceratese è stata per noi l’occasione per allestire una serie di iniziative prestigiose che hanno proiettato il nome delle Marche sulla ribalta mondiale. Un progetto complesso ed entusiasmante, che ha avuto il suo fulcro nella mostra itinerante realizzata in Cina in quattro esposizioni: Pechino, Nanchino, Shanghai in concomitanza con l’Expo e Macao. Il successo di questo evento ha superato le nostre stesse aspettative, richiamando in questi mesi oltre 700mila visitatori. Tra loro anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha voluto inserire la visita alla mostra di Macao tra le tappe della sua missione istituzionale in Cina: un onore per le Marche e un riconoscimento per il lavoro fatto sin qui. I cinesi, oltre alle nostre sapienti manifatture, ci chiedono una produzione culturale in grado di rafforzare sempre più questa antica amicizia di cui Padre Ricci fu il primo ambasciatore e l’eco che le nostre esposizioni hanno avuto in Cina in questi mesi ne è la dimostrazione. Ma la mostra “Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming” non è stato l’unico evento con cui si è celebrata la figura del missionario marchigiano. Ricordiamo tra le tante iniziative, la proiezione del docufilm dedicato a Padre Ricci al Festival del Cinema di Venezia, la mostra “Ai crinali della storia. Padre Matteo Ricci fra Roma e Pechino” in Vaticano, l’Udienza papale nel nome di Ricci. E’ di questi giorni poi – ha aggiunto Spacca - la conferma del finanziamento FAS per l’Accordo di programma quadro regionale per la realizzazione della sede museale dell’Istituto per le Relazioni con l’Oriente-IRO, a Macerata. Ora questa nuova mostra che inauguriamo oggi, assaggio di quella che sarà l’esposizione permanente nella città natale di Matteo Ricci. I successi ottenuti nel corso di questo intenso 2010 sono frutto di un lavoro di squadra esemplare. Un ringraziamento va a tutti gli artefici di questo progetto, in particolare al Comitato per le Celebrazioni Ricciane, con la certezza che la proficua collaborazione instaurata proseguirà anche in futuro”.
Il programma prevede:
1 - Una mostra storico documentaria “Matteo Ricci Modello di Umanità (1610-2010), curata dal prof. Filippo Mignini dell’Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l’Oriente, che sarà ospitata nella prestigiosa sede di palazzo Buonaccorsi dal 19 novembre al 22 gennaio 2010. L’esposizione è un’anticipazione del museo permanente che insieme al nuovo Istituto Relazioni con l’Oriente saranno realizzati a Palazzo Trevi e alla bioblioteca Mozzi, come nei programmi dell’amministrazione comunale di Macerata. La mostra propone un percorso attraverso tre sezioni con lo scopo di ricostruire e narrare, mediante oggetti (libri, orologi e altri strumenti scientifici, carte geografiche), immagini e testi, strumenti multimediali la storia di Ricci, dalla sua morte a oggi, con particolare riferimento al contributo dato dalla città di Macerata a partire dal terzo centenario fino alla progettata esposizione permanente.
2 - Una mostra filatelica “Matteo Ricci s.j. nel mondo”– curata dall’Unione Filatelica Numismatica Maceratese- (dal 19 al 28 novembre alla Galleria Mirionima, piazza della Libertà 18) che delinea l’aggiornata figura di Ricci nelle edizioni filateliche di tutto il mondo. Da quella del Vaticano emessa quest’anno in occasione del IV centenario, allo SMOM (Sovrano Ordine Militare di Malta), da Macao a Taiwan. Una riscoperta filatelica del nostro più illustre concittadino che è andata di pari passo con la diffusione nel mondo del suo nome e della sua opera, con grandi mostre di forte richiamo culturale, soprattutto in Cina.Gli appassionati del francobollo potranno nell’occasione celebrare P.M. Ricci con un annullo postale che sarà disponibile, grazie alle Poste Italiane, durante il giorno dell’inaugurazione nella sede stessa della mostra (orari 10.30-12.30 17.30 19.30).L’annullo postale con l’effige P.M. Ricci richiama il “viaggio”, reale e ideale, che caratterizza la storia degli uomini.
3- Un convegno internazionale dal titolo Attualità di Ricci. Interpretazioni, testi, fortuna, che si svolgerà a Macerata tra il 24 e il 26 novembre p.v., organizzato dall’Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l’Oriente di Macerata.
Il convegno si propone di esaminare, sotto il profilo storico, filologico ed esegetico, i seguenti aspetti:
• Modelli e prospettive di interpretazione storica e testuale.
• Nuovi contributi sulla storia della ricezione della figura e dell’opera di Matteo Ricci, con particolare riferimento alla controversia sui riti cinesi.
• Aspetti filologici ed esegetici legati alla costituzione e all’interpretazione dei testi ricciani.
• Tavola rotonda sulle implicazioni contemporanee, sotto il profilo politico, istituzionale, religioso, economico e delle relazioni interculturali, dell’esperienza storica di Matteo Ricci.

Santa Fe: Miembros de la Asociación Marchigiana Santa Fe realizaron una donación de un retrato de Padre Matteo Ricci

El mismo estará ubicado en la Sala de Matemáticas que llevará su nombre en el Colegio de los Jesuitas “Inmaculada Concepción” de Santa Fe.

En un sencillo y emotivo acto desarrollado recientemente en el Colegio Inmaculada Concepción de Santa Fe, miembros del consejo directivo de la Asociación Marchigiana Santa Fe, Enrique Pallotti, Alberto Bevilacqua y Fernando H. Pallotti, hicieron entrega de una réplica del cuadro “Retrato de Padre Matteo Ricci”, realizado -el original- por Emmanuel Pereira en el año 1610. La obra fue recibida por el rector del establecimiento, padre Leonardo Nardín SJ, quien, ante un nutrido grupo de alumnos y docentes, realizó una semblanza del misionero jesuita marchigiano. Dicho cuadro ha sido ubicado en la sala de Matemática que llevará su nombre, pues el padre Ricci, introductor del cristianismo en China, fue además destacado astrónomo, cartógrafo y matemático. El acto estuvo enmarcado en conmemoración del IV Centenario de la muerte del Padre Matteo Ricci. El sacerdote jesuita llegó a escribir con fluidez en chino, firmando obras sobre religión. También participó, junto al matemático chino Xu Guangqi, en la primera traducción al chino de los Elementos de Euclides.

Fuente: Diario EL Litoral de Santa Fe noviembre 2010
http://www.ellitoral.com/index.php/diarios/2010/11/11/informaciongeneral/INFO-01.html

Video:
http://www.youtube.com/watch?v=TUqzgduiXlA

Il presidente Napolitano a Macao per la mostra della Regione Marche su Matteo Ricci

Il governatore Spacca: “Un onore per tutti i marchigiani”

La mostra di Macao prolungata fino al 7 novembre

“Un onore per tutti i marchigiani e un significativo riconoscimento alla figura di un figlio della nostra terra: Padre Matteo Ricci”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha accolto la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi al Macao Museum of Art, alla mostra dedicata al missionario marchigiano realizzata dalla Regione Marche sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana. Spacca ha voluto portare a Macao il saluto di tutta la comunità marchigiana al Capo dello Stato che ha già dimostrato in diverse occasioni di essere particolarmente legato alla nostra terra. E legato anche alla figura di Padre Matteo Ricci, che il presidente Napolitano ha voluto omaggiare non solo visitando la mostra ma anche deponendo, due giorni fa, una corona sulla sua tomba. Erano presenti alla visita del presidente Napolitano, accanto al governatore, il curatore della mostra Filippo Mignini e il dirigente del servizio Internazionalizzazione della Regione Marche Raimondo Orsetti.
Accompagnato dalla moglie Clio e dal figlio, il presidente Napolitano ha dimostrato grande interesse per le opere esposte e ha espresso particolare apprezzamento per l’allestimento realizzato al Macao Museum of Art. Sotto la guida del presidente Spacca e del curatore Mignini, il capo dello Stato ha potuto ammirare le opere italiane e cinesi esposte e di fronte ai pezzi provenienti dalla regione ha rilevato che questa mostra è una vera festa delle Marche. L’attenzione del presidente è stata in particolare per il modo in cui l’allestimento riesce a restituire la metodologia utilizzata da Matteo Ricci per far incontrare le due culture, quella italiana e quella cinese. Grande attenzione anche per la più grande carta geografica universale composta da Ricci e stampata a Pechino nel 1603: la “Misteriosa Mappa visiva delle due forme” (Liangyi xuanlan tu), esposta in prima assoluta a Macao.
“Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming” è la mostra che la Regione Marche ha voluto dedicare, nel 400° anniversario della sua scomparsa, alla figura del missionario gesuita (Li Madou nella traslitterazione in cinese del nome Ricci) che nel Paese asiatico gode di una fama pari solo a quella di Marco Polo. Un evento, quello al quale ha voluto essere presente il presidente Napolitano, che cade non a caso nell’Anno culturale della Cina in Italia e nel quarantennale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Repubblica Popolare cinese. “La visita del Capo dello Stato – ha aggiunto Spacca – suggella oggi nel migliore dei modi lo sforzo organizzativo e l’impegno che la Regione ha profuso nell’allestimento dell’evento, iniziativa culturale che contribuisce a rafforzare i legami tra Italia e Cina, in una fase di grande vitalità nella storia dei rapporti tra i due Paesi. L’aver inserito la tappa di Macao nella visita ufficiale in Cina, definita dallo stesso presidente Napolitano missione di forte amicizia, di profondo e reciproco riconoscimento, di condivisa assunzione di responsabilità per un mondo migliore, consolida ulteriormente il ponte ideale che le Marche hanno voluto costruire in questi mesi grazie alla mostra e ne rafforza quindi il significato. Le parole usate dal Capo dello Stato per ricordare questa straordinaria figura, definita modello di relazioni rispettose delle diversità, sono il modo migliore per sottolineare la forza del suo messaggio. Matteo Ricci è un marchigiano che in estremo Oriente portò lo spirito della propria terra, ma l’accoglienza ricevuta in Cina nel corso delle varie tappe della mostra, testimonia come questa figura appartenga a tutta l’Italia e al mondo e come il suo messaggio di pace sia ancora oggi di grande attualità. Il nostro intento, in occasione del 400^ anniversario della morte di padre Matteo Ricci è quello di ricordare la forza delle idee, la cultura, la ricchezza intellettuale di questo gesuita maceratese che riuscì a fare breccia nella corte imperiale cinese e ricevette l’onore mai concesso prima ad uno straniero, di essere seppellito lì. Da un maggior approfondimento dell’opera di Matteo Ricci potremo trovare conforto, ispirazione e forza per affrontare le sfide che un mondo sempre più grande ci pone. In questo forse il metodo di Li Madou ci potrà essere d’aiuto, con il rigore di una disciplina che riconosce i doveri prima dei diritti, fondandosi sul coraggio personale, sulla ricerca e sullo studio che fa crescere la conoscenza, sul dialogo senza pregiudizi che rispetta ogni persona”.
Inaugurata il 7 agosto, l’esposizione di Macao è l’ultima tappa dell’itinerario avviato il 6 febbraio scorso al Capital Museum di Pechino, proseguito allo Shanghai Museum (dal 2 aprile al 23 maggio) prima e al Nanjing Provincial Museum di Nanchino poi (dal 4 giugno al 25 luglio). Visto il grande successo di pubblico anche per l’allestimento di Macao, la mostra è stata prolungata fino al 7 novembre.
F: 31 ott 2010

La antigua China comenzó a conocer la cultura europa a través de este hombre: Matteo Ricci


. Este jesuita maceratese mostró por primera vez a la Corte del Emperador las matemáticas, el calendario europeo y el mapa del mundo. Con motivo del 400 aniversario de su muerte, el Vaticano le hace un homenaje con la exposición: Padre Matteo Ricci Entre Roma y Pekín.

Misionero incansable y prodigio intelectual su obra todavía se estudia en los libros de historia chinos. Tras los pasos de San Ignacio de Loyola y San Francisco Javier, Matteo Ricci llegó a Goa en 1578, después de seis meses de viaje.

De allí se trasladó a Zhaoqing donde comenzó un intenso estudio del chino y elaboró la primera obra cartográfica de China en la que se incluían Europa, África y América. En 1589 le expulsaron y se dirigió a Shaozhou, donde enseñó matemáticas a intelectuales. Además tradujo importantes obras de la historia al chino como el Tratado de la amistad.

Matteo Ricci quería llegar a toda Asia, así que intentó entrar en Pekín con la ayuda de un importante Mandarino. Tuvo que esperar seis años para llegar a la capital. El emperador le permitió la entrada en el año 1601 debido a su gran popularidad.

No sólo consiguió entrar en Pekín, sino que además es recibido en la Ciudad Prohibida. No vio nunca al emperador, porque ninguno podía encontrarlo. Pero el emperador tenía mucha curiosidad por conocerlo. Dicen que los familiares del emperador no sólo le escucharon, sino que además se convirtieron.

Y es que el nombre de Matteo Ricci se extendía por Asia. La clave de su éxito fue que formó parte de la cultura china viviendo y vistiendo como ellos. Esto provocó suspicacias entre hombres de Iglesia hasta que en 1939 Pío XII lo rehabilitó oficialmente y lo puso de ejemplo para todos los cristianos.

También tuvo que soportar el desprecio de los chinos, ya que criticaba con dureza a budistas y tahoistas.

Pero gracias a su incansable trabajo por los asiáticos, no sólo consiguió que muchos se convirtiesen al cristianismo, sino que su legado, todavía hoy, es un punto de unión entre Oriente y Occidente.
Matteo Ricci es muy estimado y querido en China. Tanto como para representar un punto formidable de encuentro y de diálogo. En torno a él cristianos y asiáticos pueden entenderse, pueden encontrase.

Con el fin de dar a conocer la figura y obra de Matteo Ricci, el misionero jesuita que vivió en China a fines del año 1,500, el Instituto que lleva su nombre realiza una exposición abierta desde el 19 julio hasta el 5 de octubre en Macerata, ciudad natal del sacerdote. La exposición, titulada “Padre Mateo Ricci en Pekín. Europa en la Corte de los Ming”, reconstruye la vida de Ricci, quien nació en 1552 y murió en Pekín en 1610, siendo el primer europeo que introdujo en China la filosofía, ciencia, teología y arte occidental y primer occidental que aprendió a hablar y a escribir a la perfección la lengua china.
En declaraciones a la agencia Fides, el Profesor Filippo Mignini, director del Instituto Matteo Ricci y creador del proyecto, señaló que “lo que Ricci puede dar a la Iglesia y a la sociedad de hoy es una lección de gran apertura y respeto de las cultura con las que se entra en contacto, como ha hecho la Iglesia después del Concilio hablando de ‘inculturación’”.
Luego, Mignini explicó que “Ricci consideraba a China como un mundo dotado de plena dignidad, tradición y cultura. Dejó en herencia a la Iglesia y a todo hombre una sabiduría en la relación con el otro”.
Al referirse a la exposición, Mignini indicó que está organizada en tres secciones principales: la primera ilustra todo el patrimonio cultural del que se nutrió Ricci, desde las cartas clásicas de ciencias humanas a los tratados científicos y a la teología; la segunda profundiza en algunos temas como la relación de la cultura occidental y de la fe cristiana con las religiones chinas (confucionismo, budismo, taoísmo) y con el arte chino.
En la tercera parte –continuó– se encuentran las obras escritas del misionero jesuita en chino, además de dibujos y objetos del literato chino.
Más adelante, el profesor sostuvo que entre los valiosos fragmentos de la muestra está la primera edición china del “Catecismo”, titulado “Verdadera explicación del Señor del Cielo”.
Asimismo, Mignini afirmó que tiene mucha importancia la “Enciclopedia de Historia natural considerada en relación con el arte de curar”, que consiste en un manuscrito con páginas ilustradas en acuarela, en 16 volúmenes de la época Ming.
Finalmente, el profesor informó que la muestra se trasladará a Roma en octubre próximo para formar parte del “Vittoriano”, espacio de exposiciones dedicado a las grandes figuras de personajes italianos.

Culminó con éxito la XVII Fiesta de las Colectividades 2010

Fue anoche ante un imponente marco de público. Se estima que unas 65.000 personas pasaron por la Estación Belgrano durante las dos jornadas de esta tradicional fiesta cultural organizada por el Gobierno de la ciudad y la Asociación Santafesina de Colectividades.
Culminó anoche, y de forma exitosa, una nueva entrega de la tradicional Fiesta de las Colectividades de Santa Fe. Pese al calor de toda la jornada y a la nutrida agenda cultural que había en toda la ciudad la convocatoria fue excepcional: unas 65.000 personas disfrutaron de las diferentes propuestas de esta Fiesta que, durante todo el fin de semana y por segundo año consecutivo, tuvo lugar en la emblemática y recuperada Estación Belgrano. La disposición de los elementos en el espacio, los pulmones abiertos para el descanso del público, la distribución de los stands culturales y gastronómicos y la colocación del escenario sobre la cara norte de la Estación, cerrando la puesta general, permitió que el tránsito de los visitantes fuera fluido y dinámico.
Las puertas de la Fiesta se abrieron en el mediodía santafesino y se cerraron pisando la 1.30 de la no menos agobiante madrugada del lunes. Durante todo el día la atención estuvo fundamentalmente puesta sobre los puntillosos stands culturales que recibían a los visitantes en la misma entrada a los andenes, los talleres, las salteadas presentaciones de grupos artísticos de las colectividades y en los puestos de comidas ‘típicas’ que comenzaban a calentar sus cocinas para la explosión gastronómica posterior. Pasadas las 20, el escenario mayor atrapó las miradas de los espectadores ya que desde entonces comenzó la precisa actuación de la Banda Sinfónica Municipal “Ciudad de Santa Fe” que, conducida por la batuta del maestro Juan Rodríguez y con colaboración del subdirector Carmelo Amarillo, ofreció un contundente espectáculo que contó, incluso, con la presentación de solistas santafesinos.
Tras la presentación del revalorizado cuadro artístico, comenzaron a desfilar los diferentes grupos de las colectividades protagonistas, hasta que la noche llegó a su fin y los visitantes, poco a poco y satisfechos en todo sentido, abandonaron la Estación.
El dulce sabor del éxito obtenido dotó de fuerzas a los exhaustos organizadores para desmontar la puesta; las luces se apagaron y las Fiesta bajó el telón hasta el año entrante.


Satisfacción

Tanto desde el Gobierno de la ciudad como desde la Asociación Santafesina de Colectividades se mostraron “felices y satisfechos” por la manera en que se desarrolló la Fiesta. En este sentido, el secretario de Cultura municipal, sostuvo que “se superaron con creces las expectativas que teníamos, sobre todo comparativamente al año pasado. Todas las facetas fueron resueltas de manera solvente y efectiva: la organización previa, las propuestas artísticas, los stands culturales, la oferta gastronómica y el montaje general fueron claves para que la convocatoria haya alcanzado ese número”.
En este sentido, el Presidente de la Asociación de Colectividades , además de coincidir con el secretario, puso énfasis en “el marco brindado por la Estación Belgrano: las obras generales de puesta en valor y las acciones puntuales desarrolladas para este fin de semana posibilitaron el crecimiento exponencial de la Fiesta; realidad reflejada tanto en la satisfacción de todos los actores involucrados como en la felicidad de los rostros de decenas de miles de personas que, pese al calor y a la nutrida oferta cultural que había en toda la ciudad, se dieron cita allí”. A su vez, Fridman remarcó “el trabajo codo a codo llevado a cabo junto con el Gobierno de la Ciudad y la labor ad honorem de más de 900 santafesinos representantes de las 40 instituciones que, a través de las 13 colectividades, participan de la Fiesta”.
Finalmente, el secretario destacó que el “cierre de la Fiesta fue brillante: las presentaciones de los grupos de cada colectividad fueron muy interesantes y la Banda Sinfónica Municipal ofreció una contundente y maravillosa actuación. Realmente, en todo sentido, estamos muy satisfechos por el resultado. Continuaremos trabajando de forma mancomunada con la Asociación para continuar afianzando y dándole impulso a esta propuesta, tan arraigada en la cultura santafesina”.

http://www.santafeciudad.gov.ar/noticia/culmino_exito_xvii_fiesta_colectividades

La Fiesta de las Colectividades 2010

Los días 6 y 7 de noviembre de 2010 , se llevará a cabo en Santa Fe, una nueva edición de la Fiesta de Colectividades, destacada por ser el evento popular más importante de nuestra ciudad.

Por segundo año consecutivo, la Estación Belgrano será el escenario que se vestirá de fiesta para albergar a los distintos países participantes. Sobre los rieles del ex ferrocarril, cada una de las colectividades pondrá de manifiesto sus bailes típicos y su gastronomía étnica, mixturados con el color y el sabor que los inmigrantes trajeron a esta tierra, junto con sus sueños y sus esperanzas.

Con el objetivo de ir creciendo día a día y a los efectos de brindar una mayor comodidad a aquellos que concurran, en familia, a nuestra fiesta, este año se dispondrá de la totalidad de la nave de la estación (140 metros de largo por 70 metros aproximadamente).
El evento contará con su habitual estructura organizativa:

Stands Culturales: Los países o regiones participantes muestran elementos propios de cada cultura representada. Desde aquí cada una de las colectividades difunde las costumbres y tradiciones de su pueblo. Se realizan talleres de artesanías y se dictan charlas informativas. Este año 2010 el stand de Italia será organizado por la escuela IPEI "Leonardo da Vinci" del Club Atlético Unión de Santa Fe.
Stands Gastronómicos: Los visitantes degustan las comidas y bebidas de cada país o región. El público tiene la posibilidad de presenciar clases gastronómicas étnicas en vivo.
Bailes y Cantos Típicos: Sobre un flamante escenario principal se ofrece al público en general espectáculos continuados de los bailes y cantos folklóricos. (pueden consultar la programación en la web)
Otras actividades: A partir de las 13:30 hs del día domingo 7 habrá, espectáculos de bailes con chicos con capacidades diferentes, talleres de Gastronomía Bailes, Manualidades y Artesanías Típicas , proyecciones de videos.

209 trabajos se presentan en el Encuentro de Jóvenes Investigadores

Más de 290 jóvenes investigadores de Santa Fe presentan sus trabajos bajo la modalidad de póster en el marco del XIV Encuentro de Jóvenes Investigadores de la UNL y V Encuentro de Jóvenes Investigadores de Universidades de Santa Fe. El propósito es promover en la comunidad universitaria el interés por la investigación.

El XIV Encuentro de Jóvenes Investigadores de la Universidad Nacional del Litoral (UNL) y el V Encuentro de Jóvenes Investigadores de Universidades de Santa Fe se desarrollan en el Predio UNL-ATE. Los objetivos de estas iniciativas están orientados a generar un espacio que permita la presentación de trabajos de investigación, la difusión y el intercambio de conocimiento entre jóvenes investigadores de las universidades participantes. Para este encuentro se aceptaron 209 trabajos de investigación presentados por casi 300 jóvenes de la región.
El acto de apertura contó con la presencia del vicerrector de la UNL, Miguel Irigoyen; el decano de la Universidad Tecnológica Nacional Facultad Regional Santa Fe (UTN-FRSF), Rudy Grether; la secretaria de Ciencia y Técnica de la UNL, Erica Hynes; su par de la Universidad Católica de Santa Fe (UCSF), Graciela Mancini; y la secretaria de Educación de la Federación Universitaria del Litoral (FUL), Pamela Huels. Las actividades continuarán todo el día de hoy hasta las 19 que está previsto el acto de cierre.
“La UNL sigue defendiendo los valores reformistas con los que nació en el sentido de que sigue siendo la universidad el lugar donde se privilegia la idea, el saber, el conocimiento y el espíritu crítico por encima de cualquier otro tipo de interés”, manifestó Irigoyen en su discurso de apertura.

Más Información:
www.unl.edu.ar/noticias/noticia.php?nid=7679

Padre Carlo Horatii da Castorano

sintesi bio-bibliografica
di Elisa Calvaresi

VITA

Antonio Horatii nasce il 20 maggio 1673 a Castorano, nella diocesi di Ascoli Piceno. Muta il nome in Carlo una volta indossato l'abito religioso nel convento di S. Maria di Teramo dei Minori Osservanti di S. Francesco.
Padre Carlo Horatii da Castorano opera in Cina, come instancabile missionario con il nome di (Kang He Zi), dal 1700 al 1733, e per un ventennio come fidato collaboratore e vicario generale del vescovo di Pechino, Padre Bernardino della Chiesa.
Nel periodo 1707-1728 è l unico francescano attivo, tra i missionari di Propaganda Fide, nella diocesi di Pechino (che comprendeva le province Shandong e Zhili).
Vive gli anni cruciali della questione dei riti cinesi, sostenendo fermamente la posizione degli ordini mendicanti: predicare l autentica religione cristiana, condannando a tutti i costi le pratiche ed i precetti confuciani.
È proprio nella disputa sui riti che riveste un ruolo di primaria importanza. Padre della Chiesa infatti affida a lui il compito di pubblicare agli avversi gesuiti di Pechino i decreti pontifici del 1704 e 1710 e la costituzione Ex illa die del 1715, regolanti le missioni cristiane in Cina. Risulterà dunque, per i padri della Compagnia di Gesù, un personaggio estremamente scomodo, da infangare ed ostacolare.
Ma le ingiurie subite non fanno che rendere Padre Horatii ancora più tenace nel difendere la sua posizione nella questione dei riti.
Non si perderà d animo neanche quando, per eccessivo zelo apostolico, finirà nelle carceri imperiali, trasportato per le vie di Pechino su un carretto ed immobilizzato da nove catene o quando i padri gesuiti lo diffameranno pubblicamente nel libello Informatio pro veritate.
La decisione di tornare in Italia sarà dovuta soprattutto alle inaccetabili permissioni che il legato pontificio Ambrogio Mezzabarba aveva concordato con l imperatore Kangxi, le quali andavano a ledere l autorità delle direttive della Santa Sede riguardo la disputa sui rituali confuciani.
continua: link:
www.tecut2.it/castorano/index.php?action=index&p=697

Feria de Empleo y Posgrado 2010

12 de noviembre - Rectorado UNL (Bv. Pellegrini 2750, Santa Fe)
A partir de las 9:00 hs

La Feria de Empleo y Posgrado se presenta como un espacio de vinculación directo, ágil y gratuito en el que profesionales y estudiantes próximos a graduarse pueden interactuar y relacionarse en un mismo espacio físico con representantes de empresas e instituciones de diferentes sectores y tamaños y consultoras que se ocupan de la gestión de recursos humanos. Esto te permitirá conocer oportunidades de trabajo y los perfiles laborales que demanda el sector productivo y adquirir herramientas para mejorar las presentaciones de CVs. Además, podrás presentar tu perfil de manera directa y simultánea a varios empleadores con el propósito de ahorrar tiempo y dinero en tu búsqueda laboral.
Asimismo, podrás conocer toda la oferta de posgrados (especializaciones, maestrías y doctorados) que tiene la UNL que permite a los graduados la formación continua y que te posibilita estar a la vanguardia de los avances científicos y académicos que el mercado laboral requiere.

Actividades paralelas

De manera paralela a la Feria se desarrollarán conferencias y charlas que darán a conocer las posibilidades actuales de empleo y herramientas para mejorar la búsqueda laboral (armado de CV, entrevistas, etc).
Además, las facultades de la UNL presentarán las diferentes carreras de posgrado disponibles.
Mas información:
http://www.unl.edu.ar/eje/693/Feria_de_Empleo_y_Posgrado.html

40 proyectos se expondrán en las Jornadas Jóvenes Emprendedores

Será en el marco de la 5º Jornada de Jóvenes Emprendedores de la UNL y 1º Latinoamericana, que se realizarán el jueves 21 y viernes 22 de octubre, en Rectorado de la UNL a partir de las 9.

Bajo el lema “Fomentando la iniciativa y respaldando la acción emprendedora”, la Jornada de Jóvenes Emprendedores de la UNL celebrará su quinta edición. El encuentro se desarrollará en el marco de las primeras Jornadas de la Juventud Latinoamericana, el 21 y 22 de octubre, en el Rectorado de esta casa de estudios. La actividad, que comienza a partir de las 9 en ambos días, también será ocasión para la concreción de la I Jornada Latinoamericana que cuenta con el respaldo de la Asociación de Universidades Grupo Montevideo (AUGM).
De las 33 ideas-proyecto y los 11 planes de negocio presentados en la convocatoria, 30 y 10 de ellos respectivamente estarán presentes en este encuentro para intercambiar sus experiencias.
El principal objetivo es la concreción de un encuentro e intercambio entre los emprendedores universitarios, quienes cuentan con la oportunidad de mostrar a la comunidad educativa y a la sociedad en general las ideas innovadoras y los planes de negocio de posibles futuras empresas. Se crea un marco de discusión y de capacitación en temas de interés común, estableciéndose el nexo con las posibles fuentes de promoción y financiamiento y potenciales usuarios.

Mas información: http://www.unl.edu.ar/noticias/noticia.php?nid=7611

Más de 700 jóvenes latinoamericanos se reunirán en la UNL

La importante actividad que nuclea a estudiantes, docentes e investigadores de seis países de América del Sur se desarrollará entre el 19 y el 21 de octubre en distintas dependencias de la UNL. Se espera una masiva concurrencia internacional

Del 19 al 21 de octubre se realizarán, en distintas unidades académicas de la UNL, las XVIII Jornadas de Jóvenes Investigadores (JJII) de la Asociación de Universidades Grupo Montevideo (AUGM). Se trata de tres días de debate interdisciplinario, en que más de 700 estudiantes de las más diversas áreas de estudio y de los seis países miembros –Argentina, Brasil, Uruguay, Paraguay, Chile y Bolivia– exponen sus investigaciones ante jurados internacionales, comunidades académicas y público en general.
“AUGM es una organización civil No Gubernamental, sin fines de lucro que tiene por finalidad impulsar el proceso de integración a través de la creación de un espacio académico común ampliado, en base a la cooperación científica, tecnológica, educativa y cultural entre todos sus miembros”, reza el estatuto fundacional de la Asociación.
En este marco, las jornadas, son una de las actividades más importantes que AUGM organiza todos los años. Se realizan desde 1993 anualmente, convocando en cada edición a investigadores jóvenes de la región. Están orientadas a promover la relación temprana entre científicos de los seis países e impulsar su trabajo conjunto. La sede es rotativa entre las universidades del Grupo, y participan también investigadores senior de las universidades-miembros y del exterior, como coordinadores y conferencistas invitados.
Ver más: http://www.unl.edu.ar/noticias/noticia.php?nid=7579
Imagenes del acto de clausura con entrega de diplomas Predio UNL_ATE (costanera este)

X SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

Del 18 al 24 de Octubre 2010
“Una Lingua per amica: l’italiano nostro e degli altri”
Santa Fe de la Vera Cruz
Auspicia: Asociación Marchigiana Santa Fe
Programa (ver imagenes)

Prof Alfredo Luzi : "La Tarifa dei Dotori" (poesia dialettale marchigiana)

Poesia in dialetto marchigiano Prof Alfredo Luzi recita La Tarifa dei Dotori Evento organizzato dalla Asociación Marchigiana Santa Fe, UNL, IPEI Leonardo da Vinci (Club Unión Santa Fe)Forum Culturale Universitario della città di Santa Fe Lun 20 settembre 2010.

Prof Alfredo Luzi (Università di Macerata) recita poesia dialettale di M Afede (Macerata)

difussione poesie dialettale marchigiana Prof Alfredo Luzi (Università di Macerata-Marche) recita poesia dialettale di M Afede (maceratese) evento organizzato dalla Asociación Marchigiana Santa Fe, UNL y Catt Italiano della facolta di H y C della UNL. 20 settembre 2010 Forum Culturale Universitario di Santa Fe Argentina.

Prof Alfredo Luzi , recita poesia dialettale di Duilio Scandalli (Ancona)

dialetto marchigiano . Prof Alfredo Luzi (Univ Macerata) recita poesia dialettale di Duilio Scandali(ancona) evento organizzato dalla Asociación Marchigiana Santa Fe www.marchesantafe.com.ar
www.marchesantafe.blogspot.com
20 settembre 2010 Forum Culturale Universitario di Santa Fe Argentina

Santa Fe (Argentina) "Ulisse ed Enea: Il mito del viaggio nella poesia italiana del 900"


Se invita a la Conferencia que como actividad colateral del XXI Simposio Nacional de Estudios Clásicos, brindará el catedrático Alfredo Luzi, Titular Ord. Letteratura italiana Moderna e Contemporanea- Università di Macerata-Marche -Italia.

Día y hora: Martes 21 de septiembre-16,00hs

Lugar: Facultad de Humanidades y Ciencias (C. Universitaria Santa Fe)
Auspician:
Centro de Estudios Comparados.
Asociación Marchigiana Santa Fe.
Adilli.
Adoil.
Cátedra Literatura Francesa e italiana (FHUC_UNL)

Santa Fe: Conferencia sobre poesía dialectal marchigiana

El catedrático italiano, Prof. Alfredo Luzi (de la Facoltà di Lettere, Università di Macerata, Marche, Italia) dictó una conferencia en el Foro Cultural Universitario sobre el tema: “Cento dialetti per cento città. La poesia marchigiana in vernacolo, il fenomeno dei dialetti marchigiani”. El Prof. Luzi es ampliamente conocido dentro y fuera de Italia, y periódicamente ha visitado nuestra ciudad.
Su disertación se encuadró dentro de las actividades colaterales del “XXI Simposio Nacional de Estudios Clásicos” que se desarrolla en la Facultad de Humanidades y Ciencias de la UNL. El acto forma parte de las actividades culturales de este año de la Asociación Marchigiana Santa Fe, de acuerdo con el convenio que la misma tiene suscripto con la UNL desde 1996, y estuvo auspiciado por la Universidad Nacional del Litoral, por la Municipalidad de Santa Fe, por el Ipei Leonardo da Vinci y por la Cátedra de Italiano de la Facultad de Humanidades y Ciencias de la UNL
Fuente: Escenarios & Sociedad
Edición Diario EL Litoral de Santa Fe del Miércoles 22 de setiembre de 2010

Link del diario: www.ellitoral.com/index.php/diarios/2010/09/22/escenariosysociedad/SOCI-07.html

Articulo Impreso Diario El Litoral del evento(clicca aquí)



Conferencia del Profesor Alfredo Luzi (Università di Macerata) en Santa Fe



La Conferencia que dictará el Catedrático italiano, Prof. Alfredo Luzi (Tit. Ord. Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea de la Facoltà di Lettere - Università di Macerata, Marche- Italia), que se llevará a cabo en la Sala Saer del Foro Cultural Universitario de la Universidad Nacional del Litoral , el día lunes 20 de setiembre de 2010 a las 20,30 hs. y versará sobre el tema: "Cento dialetti per cento città. La poesia marchigiana in vernacolo, il fenomeno dei dialetti marchigiani" y es para toda la comunidad santafesina.
El ámbito académico propicio para el evento es el Foro de la UNL, tanto por la calidez del lugar como por la calidad del exponente.

El acto está contemplado dentro de las Actividades Culturales Año 2010 de esta “Asociación Marchigiana Santa Fe”, y en un todo de acuerdo con el Convenio que la misma tiene suscripto con la UNL desde 1996.
http://www.marchesantafe.com.ar/conve96.htm

Este evento está auspiciado por la Universidad Nacional del Litoral, por el Gobierno de la Ciudad de Santa Fe, por el IPEI “Leonardo da Vinci” y por la Cátedra de Italiano de la Facultad de Humanidades y Ciencias de la UNL

Breve Curriculum Vitae del Profesor Alfredo Luzi

Nacido en Ascoli Piceno ,Luzi se graduó en Letras Modernas en febrero de 1966 en la Universidad de Urbino, con una tesis sobre la Obra de Mario Luzi que fue publicada con posterioridad en el año 1968 por la editorial Vallecchi bajo el titulo "La vicissitudine sospesa. Saggio sulla poesia di Mario Luzi".
Nombrado asistente en la catedra de Historia de Literatura italiana Moderna y Contemporanea de la Universidad de Urbino, en febrero de 1970 se le asigno el cargo para enseñar Sociologia de la Literatura hasta finalizar el año 1975. Precisamente en ese año ganó una beca de estudio otorgada por el Ministerio degli Affari Esteri para el estudio de la Sociologia de la literarura en la Universidad de Lieja en Bélgica.
Desde 1975 a 1990 fue docente de Historia de la Literatura italiana moderna y contemporanea en la Universidad de Urbino, también dictó clases de Sociología de la literatura en la Escuela de perfeccionamiento en Ciencia e Historia de la Literatura italiana de la Universidad de Urbino, desde 1972 a 1986. Enseñó Teoria y tècnica del lenguaje periodistico y Lenguaje de la Administración Pública en la Facultad de Ciencias Politicas de la Universidad de Macerata. Desde 1987 es Profesor ordinario de Literatura italiana moderna y contemporanea en la Facultad de Letras de la Universidad de Macerata, también en el mismo centro academico enseña Historia de la Lengua Italiana.
“Profesor visitante” de la Universidad de Lieja(1975), Amsterdam (1978 y 1995), Montreal(1982), Smith College –U.S.A (1986), Nancy- Francia (1988-1990), York University Toronto(1990),Melbourne (1991), Estrasburgo(1992-1993), Yale (2001), Ankara-Turquia (2001), Smirne (2001).
Dictó inmumerables seminarios y conferencias en varias Universidades de Belgica, Holanda, Francia, Luxemburgo, Inglaterra, españa, Suiza, Hungria, Rumania, Polonia, Kenya, Etiopia, Australia, Canadà, Estados Unidos, Venezuela , Argentina, Hong Kong, Finlandia, Turquia e Israel. Es Vicepresidente de la Asociación Internacional de Profesores de italiano. Es Director del Centro de estudios “Ugo Betti”. Es componente del Comitato Regionale y del Comitato Nazionale para las conmemoraciones leopardianas. Dirigió investigaciones financiadas por la Regione Marche y por el Centro Nacional de investigación sobre “Leopardi e i correspondenti marchigiani”. Dirigió un trabajo de investigación sobre “Edizione dell´opera omnia di Ugo Betti”. Ha publicado numerosos volumenes sobre Mario Luzi, Vittorio Sereni, Ugo Betti y Libero Bigiaretti. En el año 2007 la Asociación Marchigiana Santa Fe le otorgó la Distinción “Giácomo Leopardi” en su grado de Marchigiano Ilustre.


Videos Conf.Prof Alfredo Luzi

http://www.youtube.com/watch?v=Sq5t0axpbVM

http://www.youtube.com/watch?v=aIbnA4T5oKU&feature=channel

José de Cupertino, el Santo de los Estudiantes

La “Asociación Marchigiana Santa Fe” invita a la celebración de la misa en honor de San José de Cupertino, el sábado 18 de septiembre, a las 19.00 hs., en la iglesia San Juan Bautista (Ituzaingó y Sarmiento).

Giuseppe Desa fue un fraile franciscano, y bajo el nombre de José de Cupertino es considerado el patrono de los estudiantes, por las dificultades que tuvo cuando estudiaba. Nacido en 1603, en el seno de una familia muy pobre, al poco tiempo falleció su padre y su madre lo trató con extrema dureza pues lo consideraba como una carga.Debido a su torpeza y despreocupación fue expulsado del convento de los capuchinos por lo que tuvo que regresar a la miseria y desprecio de su hogar; sin embargo, ante los ruegos de su madre a su hermano, fraile franciscano, Giuseppe fue admitido como criado en el monasterio de Grottella. Entonces se produjo un cambio radical en la vida de José: desempeñó con notable destreza los deberes que se le encomendaban, y con su humildad, su dulzura, su amor por la mortificación y la penitencia se ganó el afecto y respeto de todos, logrando ser admitido entre los religiosos del coro. En 1628 fue ordenado sacerdote y pasaba horas entregado a los trabajos manuales domésticos y de rutina. Desde el momento de su ordenación, en la existencia de San José ocurrió una serie ininterrumpida de éxtasis, curaciones milagrosas y sucesos sobrenaturales que despertaron la envidia y la admiración de muchas personas. Finalmente, terminó a cargo de los capuchinos en calidad de fraile solitario en las colinas de Pietrarosa, donde debía vivir en estricta reclusión; sin embargo no duró mucho tiempo su aislamiento, debido a que los peregrinos descubrieron su escondite y comenzaron a poblar el lugar. Fue trasladado a otro monasterio capuchino en Ósimo (Le Marche), donde fue más estricta su reclusión. El 10 de agosto de 1663 se sintió enfermo, falleciendo cinco semanas después a la edad de sesenta años, el 18 de septiembre. Su cuerpo está expuesto para su veneración en el Santuario de Ósimo. Fue canonizado en 1767 por Clemente XIII.Se recuerda que el cuadro con la imagen del santo fue donado por los frailes de Ósimo (Le Marche-Italia) a la Asociación Marchigiana Santa Fe en 1997, y traído desde allá por los directivos de entonces, para su advocación. Como es sabido, la institución eligió a la iglesia de San Juan Bautista, por ser barrio Candioti el mayor asentamiento de los marchigianos en esta ciudad. En la celebración, se recordará que el 3 de agosto de 2006 se realizó un hermanamiento virtual -el primero en el mundo- entre la Basílica de Ósimo, donde se venera al santo y la parroquia San Juan Bautista, de Santa Fe, por lo cual la misa será una “antena espiritual” entre ambas comunidades.
http://www.ellitoral.com/index.php/diarios/2010/09/15/escenariosysociedad/SOCI-08.html?origen=rss

Santa Fe, sede del I Festival de Orquestas Infanto-Juveniles



Comienza este importante evento, conducido por Gustavo Nardi. Novacorp y la Asociación Marchigiana Santa Fe, entre las entidades que apoyan esta iniciativa.


Comenzó el Iº Festival de Orquestas Infanto-Juveniles “Ciudad de Santa Fe”. Hasta el domingo, unos 350 chicos de diferentes puntos del país participarán de talleres y ofrecerán conciertos en la ciudad.
Con el hall del Teatro Municipal “1º de Mayo” colmado de pequeños músicos, esta mañana comenzó oficialmente el I Festival de Orquestas Infanto-Juveniles “Ciudad de Santa Fe”. La apertura adquirió formato de conferencia abierta y fue encabezada por el Intendente Mario Barletta, quien estuvo acompañado por el Secretario de Cultura del Gobierno de la Ciudad Damián Rodríguez Kees y el coordinador del Proyecto SOS Música, Gustavo Nardi.
Desde hoy hasta el domingo unos 350 chicos de diferentes puntos del país invadirán nuestra ciudad con su música. Serán jornadas atiborradas de actividades sociales, artísticas, lúdicas y formativas entre las que se destacan los talleres, seminarios y actuaciones abiertas a todo público en numerosos espacios de Santa Fe. El cierre tendrá lugar en la sala mayor del Teatro Municipal donde, a partir de las 17.30 del domingo, actuarán las diez orquestas participantes.



La cultura, política de Estado



“Es maravilloso que la música nos permita generar acontecimientos de esta naturaleza. Concretar este Festival es una de las iniciativas más trascendentes que podemos impulsar desde el Gobierno de la ciudad”, afirmó Barletta al comenzar su intervención y continuó: “no hay obra que pueda desarrollar Gobierno alguno que se equipare con una acción de estas características. Hemos conseguido reunir esta multitud de chicos y chicas de diferentes puntos del país en torno a la música y en base a ella lograr despertar en ellos el interés por aprender, conocer y enseñar”.
El Intendente siguió argumentando que “es una de las actividades fundamentales que podemos llevar adelante porque sin lugar a dudas hace posible que todos nos sintamos un poco más parte de la sociedad en la que vivimos, que nos sintamos más ciudadanos en la posibilidad del acceso a la educación y a los bienes culturales”.
Luego, Barletta agradeció a todos los participantes por “haber aceptado la invitación” y los felicitó por “animarse a enfrentar el desafío que significa tener entre manos un instrumento y aprender a interpretarlo. Pero la música, por sí sola, no aparece; detrás de ella tiene que haber profesores y directores que más que buenos intérpretes son hombres y mujeres con un altísimo compromiso social”. Por todo esto, “es preciso que nos comprometamos a generar y a dar continuidad a políticas en torno al lugar que entendemos debemos darle al desarrollo artístico y cultural; fundamental y principalmente, porque es una de las herramientas más importantes que tenemos entre manos para hacer una sociedad mucho más justa”.


En crecimiento




Rodríguez Kees aprovechó su turno para ofrecer un sucinto recorrido por la historia del Proyecto SOS Música. Así, explicó que “este encuentro es el fruto de dos años y medio de trabajos intensivos a partir de SOS Música; denominación que, intencionalmente, guarda dos acepciones: el ‘SOS’ como una pregunta acerca de la identidad y el ‘SOS’ como rescate de la música y de rescate de valores que como sociedad tenemos y debemos construir en forma colectiva”.
De esta manera, continuó: “nació en el seno de la UNL en 2007 con una primera orquesta en el norte de la ciudad que después, en 2008, pasó a la gestión municipal. Desde entonces, en todo este tiempo de intensos trabajos, hemos desarrollado otras tres orquestas en otros puntos de la ciudad. La intención, claro, es continuar ampliando el proyecto y a lo que apuntamos es a abarcar los ocho distritos de nuestra capital”. Como todo proyecto exitoso, prosiguió el Secretario de Cultura, “no sólo ha cubierto determinadas expectativas, sino que además genera más demanda de parte de la sociedad; y, por ello, para poder mantenerlo en constante evolución y movimiento hemos desarrollado un Programa de Padrinos al cual muchos se han acercado a colaborar donando instrumentos; estas acciones solidarias son las que nos permiten continuar creciendo e impulsan el proyecto para llegar a más chicos y más escuelas de la ciudad”.

Un paso hacia delante

Nardi, quien a su vez es el coordinador general de este Festival, insistió en “la valía del intenso trabajo que llevan adelante los profesores de cada agrupación; profesionales con alto compromiso social que han dedicado una gran porción de su vida a consumar esta idea y hacerla realidad. Es que a un chico no sólo debemos enseñarle cómo tocar un instrumento; el objetivo final de estas iniciativas es mucho más profundo y apunta a que a partir de la música y el arte podamos recuperar y transmitir valores esenciales”.
Además, confesó que es “fantástico” ver al teatro poblado de chicos. “Estamos convencidos, y tratamos de que ellos también lo asimilen, de que tienen, pueden y deben apropiarse de los espacios públicos y culturales de Santa Fe”.
Luego explicó: “hay dos cosas importantes que hemos conseguido: una es esta, que los chicos estén colapsando espacios como este Teatro; y la otra es haber congregado a todas las instituciones musicales de nuestra ciudad; que cada una ha ido creciendo de forma independiente. Hemos dado un gran paso hacia delante, y ya no volveremos sobre la huella. Solo podemos seguir avanzando y profundizando esta conexión entre las instituciones santafesinas, para que nuestra unión sea más fuerte y productiva”.
Finalmente, Nardi ponderó “el valor que implica el apoyo recibido de parte de instituciones públicas, entes intermedios y empresas privadas en pos de que esta iniciativa del Gobierno de la ciudad llegue a concretarse”.
Por ello, consideró preciso mencionar que este encuentro es auspiciado por el Ministerio de Innovación y Cultura de la Provincia; la Universidad Nacional del Litoral (UNL); Novacorp y la Asociación Marchigiana Santa Fe.


Cómo sigue



Durante los cuatro días, además de los espacios formativos, las diferentes agrupaciones protagonizarán actuaciones en varios puntos de la ciudad. La programación del Festival quedó definida de la siguiente manera:


Viernes 20.

- 17 horas. Cortada Falucho y San Martín. La Tablada (Teniente Loza 6970). Orquesta del Barrio La Tablada (Rosario) y Orquesta Vecinal Guadalupe Oeste.
-21 horas. UPCN (Rivadavia y Tucumán). Orquesta del Barrio El Triángulo (Rosario), Orquesta Juvenil de Mar del Plata y Orquesta de Niños de Santa Fe.


Sábado 21.



-11 horas. Cortada Falucho y San Martín. Orquesta del Barrio El Triángulo (Rosario) y Orquesta Vecinal Guadalupe Oeste.
- 18 horas. Shopping La Ribera (Dique 2, Puerto de Santa Fe). Orquestas SOS Música, Orquesta Juvenil de Mar del Plata y Orquesta del Barrio La Tablada (Rosario).
Domingo 22. 17.30 horas. Teatro Municipal “1º de Mayo” (San Martín 2020). Concierto de clausura con la participación de todas las orquestas.



Fuente: http://devel.santafeciudad.gov.ar/noticia/ciudad_puebla_musica

Todo listo para el I Festival de Orquestas Infanto Juveniles “Ciudad de Santa Fe”

Se desarrollará del jueves 19 al domingo 22 en nuestra capital. Participarán 350 chicos de tres localidades del país. Habrá espacios formativos y conciertos para todo público. El encuentro, organizado por el Gobierno de la Ciudad, se enmarca en el Mes del Niño.

Organiza: Gobierno de la Ciudad de Santa Fe.

Auspician: Ministerio de Innovación y Cultura de la Provincia, Senado de la Provincia de Santa Fe. Universidad Nacional del Litoral (UNL), UPCN, ATE, Luz y Fuerza, Amsafe, Liceo Militar “General Manuel Belgrano”, Asociación Marchigiana Santa Fe, Novacorp, Costa Litoral, Audio Import, Expertur y Joaquín Cuchet e Hijos SRL.

ver: Dossier en formato pdf(cliquear la imagen)




Por primera vez en su historia, Santa Fe será anfitriona de un Festival de Orquestas Infanto-Juveniles. Desde el jueves 19 al domingo 22 nuestra capital será escenario para el encuentro de unos 350 niños y adolescentes pertenecientes a diez agrupaciones de tres ciudades del país: Rosario, Mar del Plata y, claro, Santa Fe. Serán cuatro intensas jornadas en las que se armonizará el rigor y la exigencia del trabajo artístico, con actividades lúdicas y recreativas que propicien el intercambio social y humano entre participantes. Habrá talleres, seminarios, ensayos, presentaciones y conciertos en diferentes espacios de la ciudad abiertos a todo público y con entrada libre y gratuita. Gustavo Nardi, coordinador del Proyecto SOS Música y de este Festival, no dudó en afirmar que “tanto para la ciudad como para los protagonistas será, sin dudas, una experiencia inolvidable”.



Primero en la región

Gustavo Nardi, coordinador del Proyecto SOS Música y de este Festival, no dudó en afirmar que se sienten “muy orgullosos y felices de poder ser anfitriones de un encuentro de estas características que, además, constituye la primera experiencia de este tipo en toda la región”, sostuvo Nardi y continuó: “desde Santa Fe continuamos valiéndonos de la música para derribar barreras, borrar fronteras, esfumar límites entre clases sociales, barrios, instituciones y ciudades. En este caso, apuntamos a unirnos y convocar a todas las instituciones musicales de la ciudad, sin importar las pertenencias; tanto las públicas como las privadas nos reuniremos para trabajar intensamente durante cuatro días”. Luego, el coordinador confió que “con un poco de ambición invitamos a las orquestas de Rosario y Mar del Plata, ya que apuntamos a lograr que esta iniciativa se extienda, en el mediano y largo plazo, a todo el país y, por qué no, Latinoamérica”.

Consultado acerca del trasfondo del encuentro, Nardi indicó que “además del principal motivo por el que nos reuniremos, que es la música, hay otros elementos que se tornan protagonistas al analizar profundamente el Festival; todas se resumen en ‘lo social’: anfitriones y visitante van a compartir múltiples actividades y convivir durante cuatro días. En sentido general, apuntamos a armonizar el rigor y la exigencia del trabajo artístico, con propuestas lúdicas y recreativas que propicien el intercambio social y humano entre ellos. Será, sin dudas, una experiencia inolvidable para todos: directores, docentes y alumnos”.



Protagonistas

Las agrupaciones que participarán en este encuentro serán las siguientes: por Rosario, las orquestas de los barrios “La Tablada” y “El Triángulo”; por la ciudad perteneciente a la provincia de Buenos Aires, la Orquesta Juvenil de Mar del Plata; y por Santa Fe los núcleos de SOS Música de las escuelas “Gálvez”, “Falucho” y “Malvinas Argentinas”, la Banda Juvenil de la Escuela de Música del Liceo Municipal “Antonio Fuentes del Arco” de Santa Fe, el Ensamble Inicial del Liceo Municipal “Antonio Fuentes del Arco” de Santa Fe, la Orquesta Sinfónica de Niños de Santa Fe de la Escuela de Música de la Provincia y la Orquesta del Barrio Guadalupe Oeste.



Música en la ciudad

“Durante cuatro días la ciudad estará invadida por la música que generarán cientos de chicos con sus instrumentos”, sentenció efusivo Nardi y completó explicando que “además de las clases, ensayos y talleres, cada día las diferentes agrupaciones artísticas ofrecerán conciertos en varios puntos de nuestra capital cerrando las actuaciones con una presentación en el Teatro Municipal”.

En este sentido, la programación del Festival quedó definida de la siguiente manera:

Jueves 19.

- 14.30 horas. Polideportivo La Tablada (Teniente Loza 6970).

- 18 horas. Liceo Militar “General Manuel Belgrano” (Avenida Freyre 2100).

Viernes 20.

- 9 horas. Liceo Militar “General Manuel Belgrano” (Avenida Freyre 2100).

- 17 horas. Cortada Falucho y San Martín.

- 21 horas. UPCN (Rivadavia y Tucumán).

Sábado 21.

- 11 horas. Cortada Falucho y San Martín.

- 18 horas. Shopping La Ribera (Dique 2, Puerto de Santa Fe).

Domingo 22. 17.30 horas. Teatro Municipal “1º de Mayo” (San Martín 2020). Concierto de clausura con la participación de todas las orquestas.



Ejemplo artístico

Durantes estas jornadas, una de las facetas más importantes será la formativa. Por ello desde la organización se dispuso un sistema de talleres que estarán encabezados por músicos especializados en cada uno de los instrumentos. En este sentido, Nardi remarcó: “convocamos a artistas de la Orquesta Sinfónica de Santa Fe que, a partir de compartir la esencia y los objetivos que guían este encuentro, trabajarán ad honorem en la coordinación de los diferentes espacios formativos. Con este gesto, dignifican a la música y a su profesión. Dedicarán dos mañanas completas a un trabajo muy intenso con los chicos participantes”; continuando su argumento, Nardi concluyó: “para los chicos serán claros ejemplos a seguir, tanto en la vida cotidiana como si el día de mañana deciden dedicarse profesionalmente a la música”.

Así, los músicos que estarán al frente de los talleres serán Raúl Vallejos y Julieta Astudillo, en violín; Gabriel Mateos en viola; Norberto Juez en violoncello y contrabajo; Omar Lacuadra en maderas; Rubén Carughi en metales; y Julián Macedo en percusión.



Ensamble cooperativo

Pese a que la organización integral de este I Festival de Orquestas Infanto-Juveniles es obra del Gobierno municipal, desde este organismo se destacó el rol y el apoyo recibido por instituciones públicas, entes intermedios y empresas privadas en pos de que esta valiosa iniciativa llegue a concretarse. Por ello, es preciso mencionar que este encuentro es auspiciado por el Ministerio de Innovación y Cultura de la Provincia; Senado de la Provincia de Santa Fe; la Universidad Nacional del Litoral (UNL); UPCN; ATE; Luz y Fuerza; Amsafe; Liceo Militar “General Manuel Belgrano”; Asociación Marchigiana Santa Fe; Novacorp; Costa Litoral; Audio Import; Expertur; y Joaquín Cuchet e Hijos SRL.



Más información

Para profundizar la información acerca de este Festival, se sugiere ingresar en www.santafeciudad.gov.ar; o bien dirigirse a la Secretaría de Cultura del Gobierno de la Ciudad (San Martín 2079 -PA-; teléfono 45718895/6).



Condensado

I Festival de Orquestas Infanto-Juveniles “Ciudad de Santa Fe”.

Organismos participantes:

- Santa Fe: Núcleos de SOS Música de las escuelas “Gálvez”, “Falucho” y “Malvinas Argentinas”; Banda Juvenil de la Escuela de Música del Liceo Municipal “Antonio Fuentes del Arco” de Santa Fe; Ensamble Inicial del Liceo Municipal “Antonio Fuentes del Arco” de Santa Fe; Orquesta Sinfónica de Niños de Santa Fe de la Escuela de Música de la Provincia; y Orquesta del Barrio Guadalupe Oeste.

- Rosario: Barrios “La Tablada” y “El Triángulo”.

- Mar del Plata. Orquesta Juvenil de Mar del Plata.

Cantidad estimada de participantes: 350.

Desde: Jueves 19 de agosto.

Hasta: Domingo 22 de agosto.

Más información: http://www.santafeciudad.gov.ar/

News-Noticias-Notizie Anno 2010 Asociación Marchigiana Santa Fe

-Becas/Borse di Studio / Convocatoria /Bando

- Corso di Formazione Culturale e Turistico della Regione Marche nonché sulle caratterististiche della cucina marchigiana(imminente publicazione bando)(luglio 2010)

-Acto celebratorio 64º Aniversario Republica Italiana-participación de la Asociación Marchigiana Santa Fe(giugno 2010)

-Asociación Marchigiana Santa Fe(Fe.Ma.CeL) , elección del Nuevo Consejo Directivo Período 2010/2012 (19 mayo 2010)

-Muestra Pictórica de Beatriz Restagno , organizada por la Asoc Marchigiana Santa Fe 20 mayo de 2010

-Conferencia del Prof. Alberto Filippi 17 de mayo de 2010

-Instituto Leonardo Da Vinci: educación y deportes para la integración versión Impresa Diario EL Litoral de Santa Fe 11 de mayo 2010

-Instituto Leonardo Da Vinci: educación y deportes para la integración (mayo 2010)

-Rectores de Universidades de la Región Centro de Argentina y de Universidades Marchigianas formalizaron un Acuerdo-Presentación y Promoción del Proyecto P.P.U.A (en formato pdf)

-Rectores de Universidades de la Región Centro firmaron acuerdos en la Región Marche(Abril 2010)

-Investigadores Universitarios marchigianos interesados en los ríos del litoral (abril 2010)

-Europosgrados en la Universidad Nacional del Litoral (abril 2010)

-El Rector de la UNL recibió en Audiencia Privada a Miembros de la Asociación Marchigiana Santa Fe (enero 2010)

Archivo del blog

Seguidores