
Si tratta in particolare di una serie di veritiere ricostruzioni lignee dei macchinari ideati da Leonardo da Vinci. La mostra è composta da ventuno riproduzioni in legno, tratte dai disegni originali dell’artista che di certo calamiteranno l’attenzione del grande pubblico e in particolare delle scolaresche del Piceno.
Le macchine sono suddivise in diverse categorie che si ispirano alla lettura dei quattro elementi essenziali della vita (acqua, aria, terra e fuoco). Dall’aliante (Le ali sono simili a quelle dei grandi volatili e sono fisse nella parte interna, mentre la parte esterna è mossa mediante un cavo comandato dal volatore con delle maniglie), al deltaplano (Leonardo studia una macchina per il volo planato che il pilota possa manovrare cambiando il centro di gravità spostandosi semplicemente con la parte superiore del suo corpo), dalla macchina volante (L’idea dello ornitottero, ossia della macchina volante ad ali d’uccello è qui delineata in modo tecnicamente chiaro: il pilota si sdraia, prono, sul pianale al quale si lega mediante cinghie ; i piedi vanno a spingere sui pedali che azionano il complesso sistema della flessione e torsione dell’ala), al paracadute (Il paracadute doveva essere costruito con una tenda di lino a forma piramidale, con misura di 7 metri per lato. Con questa macchina chiunque avrebbe potuto gettarsi da qualsiasi altezza senza rischio).
Non soloCi sarà una sezione dedicata alle macchine da guerra (la catapulta, la bombarda, la balestra, il cannone), ma anche alle macchine idrauliche (la draga e la sega idraulica) e a quelle meccaniche (la carrucola, il mulino, la meridiana, il cric, il pistone, il cuscinetto a sfere, il martello a camme).
Gli orari di apertura della mostra sono: Martedì e Giovedì orario 10-13; Mercoledì e Venerdì orario 15-18. Sabato e Domenica orario 10-19.
Valerio Rosa (DAO)